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Cronaca Leuca / Via Leuca

“Les jeux sont faits”. La banda delle slot accerchiata, un colpo d'arma per fermarli

Due rumeni arrestati dagli investigatori della squadra mobile, che li hanno sorpresi in flagranza subito dopo aver infranto il vetro di "New Slot Videolottery", una sala giochi di via Leuca, ed aver caricato in un'auto rubata una slot. Ma di bande ce ne sono di più: un altro furto a San Donato

LECCE – “Les jeux sont faits”. La scritta campeggia beffarda sulla vetrata di “New Slot Videolottery”, una sala giochi di Castromediano, in via Leuca.  Due malviventi l’avevano presa di mira nella notte appena trascorsa. Petre Enea, 33enne, e Daniel Tudorache, di un anno più giovane, rumeni, avevano già caricato la prima slot-machine a bordo di un’auto, quando all’improvviso si sono ritrovati accerchiati dalla polizia. 

L’allarme, infatti, è entrato in funzione intorno alle 3 di notte ed ha fatto scattare la trappola. I due, però, non si sono dati subito per vinti: prima hanno speronato per ben due volte l’auto civetta della squadra mobile con un’Opel Astra station wagon, poi hanno tentato la fuga a piedi quando un poliziotto ha messo kappaò l’auto con un colpo di pistola sul vano motore. A quel punto sono arrivate le volanti, chiamate in supporto, e dopo un inseguimento nelle vie della frazione di Cavallino (un borgo di fatto incollato a Lecce), i due sono stati definitivamente bloccati. “Rien ne va plus”: la loro epoca era destinata a tramontare prima del sorgere del sole. 

L’operazione della squadra mobile ha forse messo fine a una serie interminabile di furti. Non v’è certezza, ancora, ma si sospetta che possano essere autori di almeno una quindicina di colpi analoghi in tutto il Salento. Lo suggeriscono alcuni dettagli sulle dinamiche e sull’utilizzo, in molti casi, di autovetture modello station wagon. Proprio come quella recuperata questa notte, che era stata rubata la mattina precedente in via Vecchia Carmiano, a Lecce. In ogni caso, entrambi hanno già precedenti specifici, e per l’ultima impresa rispondono di furto aggravato, ricettazione (dell’auto) e resistenza a pubblico ufficiale.

I due, però, formerebbero solo una delle bande in circolazione, quella specializzata proprio in furti di videogiochi per sottrarne i soldi. E’ questo è bene ricordarlo. D’altro canto, lo testimonia il colpo che, quasi contemporaneamente, è stato messo a segno nella tabaccheria “Reale” di San Donato di Lecce, in via Roma dove i malviventi, intorno alle 3,30 (quindi proprio mentre la polizia ammanettava i due rumeni), sono riusciti a rubare sigarette e gratta e vinci, dopo aver forzato la porta d’ingresso. Una vicenda, quest’ultima, per la quale stanno ora indagando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Lecce. E la circostanza di tempo non lascia ovviamente dubbi: a San Donato hanno agito altri individui.   

Fine di un'era per i ladri di videogame

La caccia all’uomo prosegue, dunque, in un eterno rincorrersi fra “guardie e ladri”, anche se con l’arresto eseguito all’alba di oggi, forse i titolari di bar, sale giochi e aree di servizi di carburanti guadagneranno un poco di serenità in più. 

I due stranieri si erano attrezzati bene: il giorno precedente, come detto, avevano rubato un’Opel Astra blu station wagon. Poi l’hanno posteggiata nelle vicinanze del locale da derubare e si sono riaffacciati in zona nella notte. Secondo le ricostruzioni della squadra mobile, oggi rappresentata in conferenza stampa dalla dirigente Elena Raggio, prima di agire, uno dei due rumeni s’è recato in bicicletta presso l’area di servizio di carburanti che sorge nei pressi della rotatoria che smista il traffico verso Cavallino, quindi al termine di via Leuca. Qui, ha fatto rifornimento di carburante usando una tanica. La benzina sarebbe servita per fare il pieno all’Opel Astra, evidentemente quasi a secco e con il rischio di tradirli sul più bello.  

Raggiunto il locale, infine, con un grosso martello hanno mandato in frantumi la parte sottostante della porta a vetri d’ingresso e si sono infilati dentro. Ma non appena hanno caricato a bordo dell’auto la prima slot, ecco comparire prima gli investigatori della squadra mobile della questura e poi gli agenti delle volanti. Dopo gli speronamenti, il colpo di pistola e il tallonamento, l’arresto. Gli agenti hanno recuperato passamontagna, il grosso martello, cacciaviti e un piede di porco, oltre alla slot-machine, che conteneva circa 600 euro. Per questa notte e per molte altre ancora, dovranno rinunciare ai soldi. Ora si trovano nel carcere di Borgo San Nicola.

“L‘operazione – ha commentato il questore Antonio Maiorano - dimostra come la polizia stia lavorando alacremente per garantire la serenità di tutti i cittadini e a coloro i quali gesticono particolari attività commerciali. Sarebbe meglio se i reati non avvenissero, ma dall’altra parte c’è la risposta ferma degli apparati statali perché la popolazione possa continuare a vivere il più tranquillamente possibile”. 

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