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Cronaca

Truffa aggravata ai danni dell'Allianz, rischia la condanna un liquidatore

E' il reato per il quale il 23 aprile, davanti al giudice monocratico di Lecce, si aprirà il processo a carico di Graziano Ingrosso. Le indagini svolte per l'assicurazione dall'avvocato Giuseppe Milli e da un'agenzia invesigativa

LECCE - Truffa aggravata. Questo il capo d’imputazione per il quale il 23 aprile, davanti al giudice monocratico di Lecce, si aprirà il processo a carico di Graziano Ingrosso, trascinato in giudizio dopo una denuncia presentata dall’Allianz Spa. Si tratta di uno spinoso caso – solo uno dei tanti, per la verità - di presunto raggiro ai danni delle compagnie assicurative. Con una variante, però, nella vicenda specifica, rispetto ai soliti raggiri perpetrati da legali con pochi scrupoli e clienti collusi: Ingrosso, infatti, è liquidatore dell’Allianz presso il Centro  liquidazione danni di Lecce e, dunque, secondo quanto contestato dalla compagnia, avrebbe  abusato di questa posizione. Ma in che modo?

L’uomo, sempre secondo l’accusa, avrebbe inserito dati e documenti falsi nel fascicolo relativo ad un incidente stradale, causato da un veicolo, con tanto di lesioni al passeggero, avvenuto il 18 giugno del 2005. In questo modo, avrebbe fatto risultare un’azione di rivalsa del datore di lavoro della persona trasportata e ferita nei confronti dell’Allianz, per i fatti commessi dal suo assicurato. Liquidando il 3 agosto del 2007, con un bonifico, ben 6mila e 488 euro su di un conto corrente aperto presso una filiale della Bancapulia di Gallipoli e intestato a lui e alla moglie.

In questo modo, Ingrosso si sarebbe dunque procurato un ingiusto profitto, provocando un danno alla società, e con l’aggravante di aver commesso il presunto reato con abuso di prestazione d’opera. L’accredito del bonifico risale al 14 agosto del 2007.

Il fatto è venuto alla luce dopo indagini svolte dall’avvocato Giuseppe Milli, che rappresenta l’Allianz, e di un’agenzia d’investigazioni che l’ha affiancato. S’è trattato di un lavoro durato oltre un anno, durante il quale sarebbero persino emersi altri episodi, ormai passati, però, in prescrizione.

Per ricostruire i fatti, giacché all’appello sarebbero mancati i fascicoli cartacei, l’avvocato Milli e l’agenzia investigativa hanno dovuto svolgere una serie di accertamenti, ascoltando varie persone coinvolti in incidenti, i cui nominativi sono emersi controllando i computer del Centro  liquidazione danni, e svolgendo così approfondimenti.

Va da sé che l’Allianz, nell’imminente processo, in cui si presenta come parte lesa, più che recuperare le somme che le sarebbero state frodate, intenderà rivalersi per eventuali danni d’immagine. Nel procedimento ha manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile anche l’associazione Sportello dei diritti, fondato da Giovanni D’Agata, rappresentata dall’avvocato Francesco Toto.      

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