rotate-mobile
Cronaca Rudiae / Via Carlo Erba

Grida strazianti nel bosco, chiamano il 112: stava praticando la terapia dell'urlo

La surreale vicenda fra via Monteroni e via Carlo Erba, nei pressi di un boschetto. Una donna stava mettendo in pratica i dettami della terapia psicoterapeutica ideata dallo psicoterapeuta statunitense Arthur Janov. Ma più di qualcuno ha pensato ad un'aggressione

LECCE – Aveva scelto un boschetto fuori città, alla periferia estrema di Lecce, per dar libero sfogo ad una forma di terapia antistress che sarà magari anche efficace, ma che ha finito per mettere in allarme più di qualche cittadino. E che allarme: c’è chi ha temuto un omicidio in stile film dell’orrore.

E sì, perché, per quanto isolata possa essere una località, si rischia sempre d’imbattersi in una villa o villetta, in un piccolo complesso di abitazioni, magari nascosti da folta vegetazione, o in qualche agricoltore, di quelli poco propensi a certe insolite novità, perché molto vecchia maniera. E così, da quelle prolungate e strazianti grida femminili che non lasciavano presagire nulla di buono, alla chiamata ai carabinieri, il passo è stato breve.

L’episodio, che ha quasi del surreale, risale a ieri mattina. Più di qualcuno ha telefonato al 112, intimorito e preoccupato da quelle urla prolungate, che sembravano arrivare da una zona di campagna, fra via Monteroni e via Carlo Erba. Ed è in particolare in quest’ultima stradina, praticamente un tratturo di campagna, che è stata localizzata l’origine delle grida.

Un assassinio? Un’aggressione? Una violenza in atto? Una pattuglia del Nucleo radiomobile ha seguito la scia della voce ed ha individuato una donna. Immaginarsi la scena quando ha scoperto che a parte lei non c’erano altre persone. Nessun malintenzionato, nessun maniaco, nessun emulo di Jason di “Venerdì 13” armato di accetta.

La spiegazione è stata ovvia. Almeno per lei: “E’ la terapia dell’urlo primario, signori”. Lo psicoterapeuta statunitense Arthur Janov, oggi 89enne, invita così i pazienti ad esprimere i sentimenti repressi. Nel suo libro “The Primal Scream” ha ben illustrato questa forma d’espressione per liberarsi dalle frustrazioni. Ci credevano molto due sue pazienti di una certa fama, tali John Lennon e Yoko Ono. Chiarito il tutto, la donna ha dovuto ovviamente interrompere la squillante seduta all’aria aperta. E ora dovrà cercare un luogo ancor più riparato. Non si sa mai che per alleviare il suo peso non faccia morire altri di crepacuore. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Grida strazianti nel bosco, chiamano il 112: stava praticando la terapia dell'urlo

LeccePrima è in caricamento