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Cronaca

Sicurezza dei lavoratori nel tribunale penale. Confsal Unsa organizza la protesta

Sit-in e assemblea concordati per domani mattina davanti alla sede di via Brenta. I lavori in corso starebbero arrecando disagi a tutti e non sarebbero stati comunicati per tempo. Richiesto anche l’intervento ispettivo di Asl e Vigili del fuoco

LECCE – Sul tema della sicurezza dei lavoratori all’interno dei palazzi di Giustizia di Lecce, il sindacato Confsal Unsa non arretra di un passo. Anzi, alza il tiro della protesta organizzando un’assemblea ed un sit-in per domani mattina, 30 luglio 2014, del personale in servizio presso la sede del tribunale di via Brenta. Due i temi ‘caldi’ che saranno oggetto anche di una raccolta firme per la sottoscrizione di un documento tra personale dipendente, avvocatura e utenza: i lavori edilizi in corso che starebbero arrecando grave disagio e producendo inquinamento atmosferico e acustico; la sicurezza e l'igiene negli uffici giudiziari alla luce dei recenti episodi d’infestazione.

Nel dettaglio, la situazione dipinta da Confsal Unsa all’interno del tribunale penale del capoluogo non è rosea: rumore assordante causato dalle spazzole flessibili, pavimenti divelti con diffusione massiccia di frammenti e polveri di cemento, colla e materie plastiche durante le ore di lavoro e, quindi, in presenza di dipendenti, avvocati e cittadini.

“Nonostante la vertenza igiene e sicurezza aperta ormai da tempo dalla Confsal-Unsa – precisa il segretario generale Massimo Battaglia – ancora una volta nessuna informazione è stata data al personale riguardo all'effettuazione di questi lavori che si stanno svolgendo in ore di servizio, senza riguardo per il buon senso, per la salute e la dignità delle persone”.

“A quanto risulta, il rifacimento dei pavimenti di corridoi e stanze sarebbe stato concordato con il tribunale dalla Selma Bipiemme, società proprietaria dell'immobile, che però avrebbe assicurato  diverse modalità di effettuazione – aggiunge -. Certamente non creando un tale livello di inquinamento acustico e atmosferico nei locali. Stiamo quindi chiedendo l'intervento del servizio ispettivo della Asl Lecce, dei Vigili del fuoco, e della stessa società proprietaria perché occorre fare il lavoro nel modo corretto”.

“Il sindacato ancora una volta è costretto a supplire alle altrui carenze – sottolinea il segretario – poiché non è stato fornito alcun avviso ai lavoratori di liberare le stanze, né alcuna cautela protettiva. Inoltre l'amministrazione non ha avvisato dei rischi le persone, la Rsu, i sindacati ed i responsabili per la sicurezza”.

“Sono soddisfatto – conclude Battaglia – dell'invito all'incontro da parte del presidente facente funzioni Benfatto che si potrà tenere a settembre, insieme a una conferenza stampa sul complesso dei problemi. Fermo restando che al sindacato non era mai stata fornita, fino ad oggi, l'informazione preventiva e successiva in carico ai datori di lavoro, cioè ai capi d'ufficio, ed è stata anche negata la prescritta contrattazione collettiva. E che, soprattutto, si continua a fare passi falsi”.

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