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Cronaca Gallipoli

Legend II" in avaria, rimorchiato e sequestrato

Il mercantile entro mezzanotte sarà condotto nel porto di Brindisi. La Guardia Costiera ha potuto operare solo dopo l'intervento cautelativo della Procura perchè l'armatore rifiutava i soccorsi

Armatore e comandante della "Legend II" erano rimasti a bordo per facilitare le operazioni di rimorchio del mercantile in avaria al largo di Novaglie. Invece sono stati proprio loro a complicare il lavoro degli uomini della Capitaneria di porto, tant'è che ora sono indagati dalla Procura di Lecce per aver procurato il pericolo di naufragio. La nave è stata sottoposta a sequestro cautelativo proprio per consentire agli uomini della Capitaneria di porto e del gruppo navale dei vigili del fuoco di intervenire per la messa in sicurezza. Una vicenda dai contorni grotteschi quella vissuta nelle acque di Castro. Da quando intorno alle due del mattino è giunta la richiesta di soccorso da parte del comandante dell'imbarcazione partita da Brindisi in direzione porto di Taranto, battente bandiera delle Isole Comore, ma di fatto di proprietà di un armatore di nazionalità greco anch'esso presente a bordo. Un incendio divampato nei locali macchine, e sul quale si sta ancora cercando di chiarire le possibili cause (la più verosimile sembra quella di un corto circuito), era stato a stento domato dall'equipaggio. Ma i danni ingenti all'apparato elettrico non consentivano al comandante e all'equipaggio di governare il natante. Nave alla deriva. E subito partivano le operazioni di soccorso con una motonave italiana dirottata sul posto e con l'intervento congiunto di due motovedette della Guardia costiera giunte dai vicini porti di Otranto e di Santa Maria di Leuca. Intorno alle 5 la situazione tornava nuovamente preoccupante in quanto il fuoco ha improvvisamente ripreso vigore, forse dopo l'apertura di un portellone. Il comandante a questo punto ha ordinato ai nove componenti dell'equipaggio di abbandonare la nave. Operazione condotta dai mezzi delle Capitaneria di porto di Gallipoli che hanno tratto in salvo sette membri dell'equipaggio trasportati ad Otranto.

Comandante ed armatore sono rimasti a bordo, come detto, proprio per facilitare le operazioni di recupero con i rimorchiatori in arrivo nella zona. Il primo sopraggiunto già intorno alle 7, il secondo, il rimorchiatore "Asmara" proveniente dal porto di Brindisi, è arrivato intorno alle 9,30. Tutto pronto dunque per prestare assistenza al "Legend II" in avaria e alla deriva verso sud, con mare forza 5 e il vento a spirare da terra. Ma non sono state solo le condizioni meteo-marine a complicare la vita ai soccorritori. Quasi inspiegabilmente, ma su suggerimento evidente dell'armatore, dopo aver lanciato l'Sos, il comandante del mercantile si rifiutava di collaborare alle operazioni di salvataggio. I due membri dell'equipaggio, pur sollecitati e invitati ad assicurare la nave al rimorchio, non intendevano ragioni, adducendo che non esistevano più situazioni di pericolo (ma la nave era ancora ingovernabile) e che erano in attesa di un altro rimorchiatore greco partito del porto di Corfù. Una condotta irresponsabile, visto che il mercantile era in balia totale del mare e del vento. Il pericolo di naufragio, in un primo momento non riscontrabile, diventava ora un'eventualità plausibile. E con esso il pericolo di inquinamento ambientale a seguito del possibile affondamento in quanto, seppur priva di carico, la "Legend II" aveva nei serbatoi e nella stiva circa 45 tonnellate di gasolio e 2.100 chili di olio lubrificante. Il pericolo di sversamento era reale con il perdurare dell'atteggiamento di ritrosia dell'armatore, e sul posto era già sopraggiunta anche una delle navi antinquinamento della Castalia, la società convenzionata con il Ministero dell'Ambiente, già operativa durante l'affondamento e la bonifica del cargo turco a Torre Vado.

A questo punto la Procura di Lecce costantemente aggiornata sulla situazione dal comandante della Capitaneria di porto, Giacomo Salerno, disponeva il sequestro preventivo del mercantile aprendo di fatto l'inchiesta e iscrivendo sul registro degli indagati i nomi del comandante e dell'armatore greco. Provvedimento necessario più che altro per consentire alle autorità italiane di "controllare" a pieno titolo la nave e facilitare l'intervento degli uomini della Capitaneria di porto e dei vigili del fuoco. I quali potevano ora salire sul "Legend II" ed effettuare le operazioni di aggancio al rimorchiatore "Asmara". Il mercantile, della lunghezza di oltre 65 metri e con un peso di 1.800 tonnellate, in queste ore viene traghettato verso il porto di Brindisi dove si presume dovrebbe arrivare intorno alla mezzanotte di oggi.

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