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Cronaca Rudiae / Via Armando Diaz

Litiga e mette a soqquadro l'abitazione. E si scoprono anche documenti falsi

Nei guai un nigeriano di 21 anni. Avrebbe aggredito più volte la compagna, che per il momento s'è riservata di sporgere denuncia. Ma intanto, durante il sopralluogo in casa, gli agenti di polizia hanno scoperto documenti contraffatti per nascondere i suoi precedenti penali

LECCE – Per ora è stato denunciato per possesso di documenti falsi. Ma nelle prossime ore su O.P., 21enne  nigeriano, potrebbero piovere nuove accuse. Si attende, infatti, che la compagna e il proprietario dell’immobile in cui risiede sciolgano le riserve e si decidano a sporgere querela, la prima per le presunte aggressioni patite, il secondo per i danni arrecati all’immobile.

Tutto ha avuto inizio ieri mattina, intorno alle 9,30. Gli agenti delle volanti sono dovuti intervenire in via Diaz, nel rione San Pio, dove era stata segnalata una lite all’interno di un’abitazione. Fin dall’esterno, si sentivano grida di aiuto e voci concitate di un uomo e di una donna. Gli agenti li hanno subito separati.

La scena davanti alla quale si sono trovati era ben poco rassicurante: l’abitazione era stata messa a soqquadro, con sedie rovesciate e oggetti rotti sul pavimento nell’ingresso, e la porta della stanza da letto era stata sfondata a calci.

Il “tifone” è stato identificato nel giovane nigeriano. La ragazza, sua connazionale, ai poliziotti avrebbe riferito che già dalla giornata di sabato vi erano state altre liti. Con tanto di percosse e minacce di morte da parte del 21enne, con il quale aveva una relazione.

Alla precisa richiesta dei poliziotti, il ragazzo africano non sarebbe stato in grado di esibire alcun documento di riconoscimento. In casa, in una borsa, sono stati trovati due permessi di soggiorno con numerosi elementi di falsità e contraffazione. I numeri riportati sui permessi di soggiorno riconducono a nominativi differenti e alterati, per modificare date di nascita e timbro  falso. Elementi per ingannare le forze di polizia nei controlli.

Da successivi accertamenti svolti in ufficio, sarebbe emerso che l’uomo avrebbe falsificato i due permessi di soggiorno per sfuggire a eventuali controlli. Con i suoi reali dati anagrafici risultano a suo carico precedenti penali e la sottoposizione di procedimenti in corso.

Per il è stato indagato a piede libero per false attestazioni a pubblico ufficiale e possesso di atto falso. Ma, appunto, ancora si attende di conoscere quali passi compiranno gli altri interessati nella vicenda, compreso l’ignaro proprietario dell’appartamento semidistrutto. 

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