Macabra scoperta: "Quelli non sono i resti di papà"
Lo ha scoperto nel cimitero di Lecce durante la traslazione della salma la figlia di un uomo deceduto nel 1966 e poi tumulato nel cimitero di Lecce. Nel loculo anche ossa di neonato. Ingaga la Procura
Redazione
24 febbraio 2011 20:40
LECCE - Troppi interrogativi ancora senza spiegazioni per i parenti di Giuseppe De Donato, la cui morte risale al 1966, con la tumulazione nel cimitero di Lecce. Ora, i resti del defunto non sembrano più i suoi e di questa inquietante scoperta sembrano esserne accorti ieri mattina i parenti, durante la traslazione della salma.
Il feretro, circa 15 anni fa era stato trasferito in un loculo della confraternita della "Vecchia divina provvidenza", e ieri i resti del defunto dovevano essere spostati in una nuova confraternita.
Ma c'è di più, un ulteriore misterioso episodio finito all'attenzione della Procura di Lecce: nel loculo, la presenza di un lenzuolo bianco che avvolgeva le ossa di un neonato.
La macabra scoperta ieri mattina, quando i parenti del defunto si erano recati nel cimitero per la traslazione della salma del loro caro. Quando gli operai hanno spostato la lapide, la figlia del padre defunto si è accorta che la salma nel loculo non era quella. La donna avrebbe sostenuto che, durante la prima traslazione, sulla cassetta di zinco venne inciso in modo indelebile il nome del padre, di Giuseppe De Giovanni. Sulla cassetta trovata nel loculo, invece, di quel nome non ci sarebbe stato più traccia.
Non solo. Che spiegazione dare, poi, a quel lenzuolo bianco che avvolgeva le ossa di un neonato? Sarà ora la Procura a indagare, dato che sono stati gli stessi agenti della municipale intervenuti sul posto, ad informare dell´accaduto il pubblico ministero di turno Stefania Mininni. Su disposizione del magistrato, gli agenti hanno poi provveduto al sequestro delle ossa, che ora si trovano nell´obitorio dell´ospedale Vito Fazzi di Lecce. La comparazione delle analisi sul Dna della figlia del padre defunto potrà chiarire molto. Come l'analisi genetica sulle ossa avvolte nel lenzuolo.
Il feretro, circa 15 anni fa era stato trasferito in un loculo della confraternita della "Vecchia divina provvidenza", e ieri i resti del defunto dovevano essere spostati in una nuova confraternita.
Ma c'è di più, un ulteriore misterioso episodio finito all'attenzione della Procura di Lecce: nel loculo, la presenza di un lenzuolo bianco che avvolgeva le ossa di un neonato.
La macabra scoperta ieri mattina, quando i parenti del defunto si erano recati nel cimitero per la traslazione della salma del loro caro. Quando gli operai hanno spostato la lapide, la figlia del padre defunto si è accorta che la salma nel loculo non era quella. La donna avrebbe sostenuto che, durante la prima traslazione, sulla cassetta di zinco venne inciso in modo indelebile il nome del padre, di Giuseppe De Giovanni. Sulla cassetta trovata nel loculo, invece, di quel nome non ci sarebbe stato più traccia.
Non solo. Che spiegazione dare, poi, a quel lenzuolo bianco che avvolgeva le ossa di un neonato? Sarà ora la Procura a indagare, dato che sono stati gli stessi agenti della municipale intervenuti sul posto, ad informare dell´accaduto il pubblico ministero di turno Stefania Mininni. Su disposizione del magistrato, gli agenti hanno poi provveduto al sequestro delle ossa, che ora si trovano nell´obitorio dell´ospedale Vito Fazzi di Lecce. La comparazione delle analisi sul Dna della figlia del padre defunto potrà chiarire molto. Come l'analisi genetica sulle ossa avvolte nel lenzuolo.
Redazione
24 febbraio 2011 20:40
