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Cronaca

Operazione "Vele": mafia, droga e spari, oltre 40 davanti al giudice

Potrebbe essere un maxi processo col rito alternativo quello scaturito dall’operazione anti droga “Vele”. Attesa per mercoledì prossimo la decisione del gup

LECCE - Si è aperta in mattinata l’udienza preliminare nei riguardi di 46 persone accusate, a vario titolo, di  associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Vele” e la maggior parte di queste, 36, hanno chiesto al gup Sergio Tosi di essere giudicate in abbreviato. Ma la decisione si conoscerà mercoledì prossimo, dopo che saranno raccolte anche le istanze degli imputati che oggi non erano presenti in aula (chi per difetto di notifica, chi per impedimento a comparire). In quella sede, il giudice si pronuncerà anche sull’unica richiesta di patteggiamento arrivata sulla sua scrivania: quella a tre anni e nove mesi di Cesario Filippo, 40 anni, di San Pietro Vernotico.

L’inchiesta

Secondo le carte dell’inchiesta, condotta dal procuratore della Dda (Direzione distrettuale antimafia) Guglielmo Cataldi, erano due i gruppi criminali che avrebbero agito con complicità, rifornendosi reciprocamente, in caso di necessità, di sostanze stupefacenti, e mantenendo buoni rapporti anche col clan di Monteroni.

Dopo l’arresto, il 18 novembre 2014, dei boss storici Pasquale, meglio noto come Maurizio, Briganti e Cristian Pepe, a occuparsi degli “affari” di droga sarebbero stati Cristian Cito, 29enne di Lecce, Angelo Corrado, 39, di Lecce, e i fratelli Massimiliano e Gianfranco Elia, leccesi di  42 e 46 anni. Ed è proprio a questi che è mossa l’accusa più grave di associazione mafiosa. Proprio le rivelazioni di Corrado, una volta diventato collaboratore, e quelle di Gioele Greco, avrebbero consentito agli inquirenti di definire i nuovi assetti criminali.

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Oltre al commercio di droga, però - uno dei luoghi prescelti sarebbe stato il quartiere, nella zona 167 di Lecce, “Vele” (da cui ha preso il nome l’operazione con 16 arresti eseguiti lo scorso gennaio dagli agenti della squadra mobile) - le indagini fecero luce anche su due sparatorie avvenute nel capoluogo salentino nel 2015: la prima, il 21 novembre, con l'esplosione di tre colpi di pistola calibro 7.65 contro N. P.Attilio Salvini, in seguito al quale, quest’ultimo riportò la frattura del piede sinistro; la seconda, il giorno seguente, con l'esplosione di altri tre colpi nei riguardi di un altro bersaglio, M. P. Gli episodi vedono sott’accusa tre uomini: Mattia MonacoGianluca Palazzo, ritenuti gli esecutori, e Gianni Taurino, il mandante.

In 46 davanti al giudice

Ecco l’elenco di tutti gli imputati: Cristian Cito, 29 anni, di Lecce; Angelo Corrado, 39, di Lecce; Massimiliano Elia, 42, di Lecce; Gianfranco Elia, 46 anni, di Lecce; Giampiero Alula, 40, nativo di San Pietro Vernotico; Antonio Balloi, 71, originario di Nuoro; Cesario Filippo, 40, di San Pietro Vernotico; Luca Pacentrilli, 29, di Lecce; Antonio Restia, 53, di Lecce; Oronzo Russo, 31, di Lecce; Andrea Bisconti, 37, di Lecce;  Danilo De Tommasi, 29, di Lecce; Rodolfo Franco, 61 anni, di San Cesario di Lecce; Andrea Podo, 23, di Lecce; Diego Podo, 33enne di Lecce; Saulle Politi, 45, di Monteroni di Lecce (fra i nomi di spicco, già coinvolto in altre importanti operazioni); Gabriele Tarantino, 39, di Campi Salentina.

E ancora: Josè Acquaviva Bruno, 36 anni di San Pietro Vernotico ma residente a Lecce; Daniele Balloi, 36, di Lecce, residente a Melendugno; Angelo Braì, 45, di Merine (frazione di Lizzanello); Gianluca Calabrese, 31 anni, di Copertino; Antonio Calò, 46, di Lecce; Fabio Campa, 45, di Lecce; Marco De Lorenzi, 39, di Lecce; Vincenzo Sasha De Riccardis, 22, di Lecce; Manuel Gigante, 37, di Lecce; Antonio Giglio, 46, di Brindisi; Antonio Giordano, 46 anni, di Monteroni; Giuseppe Guido, 28, di Lecce; Soni Hajdari, 25, di Lecce; Cesare Iaia, 43, di Brindisi; Rudy Lubelli, 28, di Lecce; Mattia Monaco, 31, di Lecce; Gianluca Negro, 33, di Lecce ma residente a Surbo; Gianluca Palazzo, 43, di Lecce; Cristian Roi, 36 anni, di Copertino; Gianluca Rubino, 27, di Mesagne; Roberto Santo, 44, di Lecce; Michela Secondo, 39, di Lecce; Alessandro Serino, 47, di Lecce; Marianna Serio, 41, di Maglie ma residente a Lecce; Antonio Sgura, 54, di Brindisi; Antonio Signorile, 48 di Brindisi; Krenar Skendaj, albanese di 46 anni; Giovanni Taurino, 30, di Lecce; Riccardo Zingarello, 44, di Lecce.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Cosimo D’Agostino, Giuseppe De Luca, Ladislao Massari, Antonio Savoia,  Umberto Leo, Maria Cristina Brindisino, Gabriella Mastrolia, Dario Budano, Mariangela Calò, Rita Ciccarese, Laura Bruno, Gabriele Valentini,  Mauro Cramis, Pantaleo Cannoletta, Salvatore Rollo, Roberta Capodieci, Ivan Feola, Luciano De Francesco, Alessandro Dell’Atti, Daniela De Liguori, Alessandro Stomeo, Luciano Calò, Giuseppe Talò, Loredana Pasca, Stefano Notarpietro, Anna Elisa Prete, Nicola Caroli.

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