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Cronaca Novoli

S'intrufola in casa altrui e ruba la luce per coltivare serra di marijuana

Un 41enne di Novoli arrestato: sfruttava un immobile disabitato per i suoi "affari". E aveva piantato la cannabis in molti vasi risultati a loro volta sottratti alla ditta Igeco

NOVOLI – L’erba del vicino è sempre più verde. L’adagio popolare avrà pure un fondamento di verità, peccato, però, che il vicino in questo caso l’erba non l’abbia per nulla reclamata. E questo sebbene si trovasse nella sua proprietà, cioè nelle pertinenze di un appartamento che, per inciso, al momento è disabitato. Anzi, notati alcuni strani movimenti, senza però aver capito cosa stesse realmente accadendo, ha pensato bene d’interessare i carabinieri.

E’ bastato qualche appostamento per “pizzicare” Franco Sandro, 41enne di Novoli, in libertà vigilata, con trascorsi ben noti per spaccio. Per dirne una, nel 2005 fu accusato di essere a capo di un gruppo di pusher sulla piazza locale. E per quanto accaduto nelle ultime ore, l’uomo risponde di coltivazione e detenzione illegale di stupefacenti, ma anche di ricettazione e furto.

Il perché gli sia arrivata sopra una pioggia di imputazioni, è presto detto: i militari l’hanno accusato di aver realizzato una serra per la coltivazione di marijuana (ben trenta piante, più quattro dosi di hashish), sfruttando il piano rialzato di una casa al momento sfitta e, soprattutto, riconducibile a persone assolutamente ignare di tutto. E c’è di più. Metà dei contenitori usati sarebbero stati rubati. Sono quelli per la raccolta differenziata. Come dire: hanno davvero fatto la differenza.  

Dopo qualche giorno trascorso ad annotare i movimenti, i carabinieri della stazione novolese, hanno sorpreso il 41enne nell’atto di varcare la soglia dell'abitazione e salire sul piano rialzato per accudire le piante. Queste erano in via di coltivazione in trenta contenitori di plastica. Caso curioso, come detto, ben diciotto fra questi riportavano il logo della ditta Igeco, quindi si presume che sian stati sottratti alla dotazione del Comune.

Per quanto riguarda le piante, undici erano già vegetate. Sandro aveva anche pensato di alimentare la coltivazione collegandosi all'energia elettrica dell'appartamento al piano di sotto, dal quale si accede al luogo deputato alla realizzazione della serra. Insomma, al malcapitato sarebbe arrivata ben presto una bolletta stratosferica, a fronte di un uso pressoché sporadico dell’immobile. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari.

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