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Cronaca Tricase

Trascinata dalla corrente sbatte contro gli scogli: tragedia a Marina Serra

Francesca Carbone, 62enne di Tricase, è spirata nella zona della cosiddetta piscina naturale. La salma è stata recuperata dopo diverse ore a causa del mare grosso

TRICASE – Ancora una volta il mare del Salento è stato impietoso. Francesca Carbone, 62enne originaria di Tricase, una donna sposata e con figli, è morta nella tarda mattinata di oggi uno dei punti più caratteristici della zona, quella conosciuta come la piscina naturale di Marina Serra, che s’è venuta a formare tra anfratti marini e vecchie cave dismesse.

Qui, tanti salentini e turisti amano immergersi nelle acque in un paesaggio unico. Sempre qui, è necessario però prestare particolare attenzione proprio per la conformazione del luogo. Specie in certe condizioni di tempo. Oggi la corrente era forte, il mare agitato e molti stabilimenti balneari del Capo di Leuca sono rimasti persino chiusi. 

Ed è stata proprio la corrente, a quanto pare, a risucchiare la povera vittima che è poi andata a sbattere con violenza sugli scogli. A una più precisa ricostruzione, la donna si trovava seduta sulla roccia quando è arrivata un'onda di particolare violenza che l'ha travolta. Un solo attimo, ma fatale. Non bastasse il drammatico incidente, vi sono state per diverse ore anche oggettive difficoltà a recuperare il corpo, trascinato via, verso il mare aperto.

(Video: la motovedetta fra le onde per il difficile recupero)

Sul posto sono stati chiamati i sanitari del 118, i carabinieri e la guardia costiera della capitaneria di porto di Gallipoli. Questi ultimi hanno raggiunto il luogo con due motovedette. E' spettato proprio a loro il triste e nel contempo molto difficile recupero della salma della donna nel mare grosso. 

Le operazioni sono terminate poco prima delle 17, quando si è sentito in cielo anche il suono delle pale di un elicottero della guardia costiera, smistato verso l'area di Tricase per coordinare le ricerche dall'alto. La corrente, infatti, che ha agito inesorabilmente, ha sospinto il corpo verso la montanga del Belvedere di Torre Nasparo. Alla fine, i militari sono riusciti a recuperarlo a bordo. Le motovedette si sono poi dirette verso il porto di Santa Maria di Leuca. 

Purtroppo, con quest'episodio, sale a nove il numero delle persone, fra residenti in provincia di Lecce e turisti, deceduti in seguito a incidenti o annegamenti a mare a partire dal mese di giugno. L'ultimo caso prima di oggi, appena due giorni or sono, quando è spirato a Torre Squillace, sulla costa neretina, un 81enne di Copertino. 

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