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Cronaca Melissano

Pestato e ferito da un colpo d'arma, preso il complice del violento raid

Ferdinando Librando, 53enne di Melissano, è finito in carcere. Le indagini dei carabinieri lo danno compartecipe di Martin Georgiev Asenov, 33enne, nel ferimento di un 28enne bulgaro avvenuto ad aprile a Torre San Giovanni

MELISSANO – E’ finito in carcere anche il secondo uomo che la notte fra il 21 e il 22 aprile avrebbe partecipato al pestaggio e al ferimento a colpi di pistola di un 28enne bulgaro, dopo un’irruzione in casa. Si tratta di Ferdinando Librando, 53enne di Melissano (nella foto in basso), personaggio più che noto alle cronache.

Il complice, colui che peraltro avrebbe materialmente esploso il colpo d’arma da fuoco, Martin Georgiev Asenov, 33enne bulgaro, residente anch’egli a Melissano, era stato catturato dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti, riuscendo a disarmarlo prima che estraesse ancora una volta la pistola.  

Librando Ferdinando-2Già in quelle ore i militari avevano la certezza che il raid fosse stato compiuto da due soggetti, grazie a testimonianze e ricostruzioni. E arrivando a ipotizzare il coinvolgimento di Librando, che nel frattempo era però scomparso dalla scena. A suo carico è stata quindi richiesta una misura cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari ed eseguita all’alba di oggi.

Librando, forse, era convinto di essere scampato all’arresto. Ma questa mattina, a buttarlo giù dal letto, ci hanno pensato i carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Casarano  e i colleghi della stazione di Melissano. Le accuse sono di tentato omicidio in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e detenzione abusiva di armi e munizioni.

La sera del raid

La vicenda s’è consumata a Torre San Giovanni, frazione di Ugento, fra la tarda serata del 21 aprile, quando è avvenuto il ferimento, e le prime ore del giorno successivo, nel momento in cui è scattato il blitz per fermare Asenov.

Era stata la moglie del 28enne bulgaro a richiedere soccorso. Sul posto, quella sera, erano così arrivati i carabinieri della Sezione radiomobile, scoprendo che il giovane bulgaro non solo era stato vittima di un pestaggio, ma anche del ferimento fra coscia e bacino con un colpo di pistola, confermato in ospedale all’atto di sviluppare le radiografie: il proiettile era ancora ritenuto.  

Appurata l’identità di uno dei due aggressori – Asenov, appunto -, i carabinieri l’avevano rintracciato verso le 4 del mattino nei pressi della sua abitazione, a Melissano, bloccandolo prima che estraesse dalla cintola la pistola, si era poi scoperto, una Franchi con matricola abrasa.

L’indagine, nel frattempo, è continuata, fino a raccogliere indizi sulla partecipazione di Librando all’azione, evidentemente condivisi dal gip, che ha così sottoscritto la richiesta di arresto. Quanto al movente, resta sfumato, ma dietro potrebbe esservi qualche traffico poco lecito.

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