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Cronaca

Sfida a 200 all'ora: banda di ladri inseguita per oltre 70 chilometri

Una Bmw è riuscita sfuggire a carabinieri e polizia raggiungendo velocità folle. Il pericoloso inseguimento da Melissano, dopo un tentato furto in un bar, fino allo svincolo per Squinzano

LECCE – Hanno avuto il fiato sul collo per oltre 70 chilometri, i malviventi. Un inseguimento folle, sfiorando la soglia dei 200 orari, iniziato alla periferia di Melissano e terminato con la fuga definitiva allo svincolo per Squinzano e Casalabate della statale 613. Molto oltre le porte di Lecce.

Quell’auto, una Bmw 520 blu, lanciata nel cuore della notte, l’hanno persa e riagganciata più volte, le pattuglie che si sono aggiunte strada facendo, risalendo verso nord. Sirene a tutto spiano, prima i carabinieri, poi anche la polizia. Ma non c’è stato verso. La banda non aveva alcuna voglia di farsi incastrare. Non questa notte. Piuttosto la morte, si saranno detti i quattro a bordo, perché basta una buca quando il contachilometri schizza alle stelle, e il volo nelle campagne è servito. Lo sapevano, certo, ma non hanno desistito. E l’hanno fatta franca.

Tutto iniziato con un tentativo di furto

Tutto è iniziato con un’effrazione. Un classico. Melissano, strada provinciale 68, la via per Racale. I ladri avevano preso di mira l’ennesimo bar di un’area di servizio. In questo caso, quello del distributore Bianca 24, proprio all’uscita del paese. Hanno forzato la porta, ma il piano è andato subito storto. L’allarme si è attivato e, a quanto sembra, hanno preferito svignarsela subito, magari a caccia di qualche altro obiettivo, sena portare via nulla.

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Ben presto, però, hanno avuto i militari alle calcagna e così, è iniziato un tallonamento lungo quasi l’intera penisola salentina. Dalla statale 274 si sono diretti verso la 101, superando Gallipoli e volando in direzione di Lecce. E’ proprio alle soglie del capoluogo, sulla tangenziale, è avvenuto un nuovo avvistamento e si sono aggiunte anche le volanti di polizia. Intercettata, la Bmw ha proseguito la sua corsa a velocità smodata, infilandosi sulla superstrada per Brindisi, riuscendo a prendere le distanze sul rettilineo fino a essere persa di vista all’altezza dello svincolo per Squinzano e la sua marina, Casalabate.

La targa usata era di un'altra auto

Intanto, sul luogo del tentativo di furto, sono iniziati i rilievi, affidati ai carabinieri della stazione di Racale. Le forze dell’ordine hanno potuto verificare come fosse stata apposta alla Bmw una targa diversa, presumibilmente rubata, quella di un’altra autovettura immatricolata nella provincia di Benevento. Una strategia vecchia come il mondo e sempre in auge. Di solito, queste bande, hanno piccole collezioni di targhe per confondere le idee.

E’ la seconda notte di seguito che un agguerrito gruppo di predoni viene intercettato dalle forze dell’ordine, con un inseguimento interminabile. Solo 24 ore prima, la sfida ad alta velocità fra Patù – con un fallito assalto al postamat - fino a Tuturano, in provincia di Brindisi, con tanto di chiodi a quattro punte lanciati per strada, fino a provocare lo scoppio degli pneumatici di una vettura di servizio dell’Arma. Due le auto usate, nell’occasione, un’Alfa Giulietta e un’Audi A3, quest’ultima scovata e sequestrata. Questa volta, invece, come già in altre circostanze, è spuntata una Bmw scura.

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