Il 72enne respinge ogni accusa: "Mia moglie si è cosparsa l'alcool da sola"
Scarcerato l'uomo accusato di tentato omicidio a Melissano. Ha negato tutto, spiegando che la consorte ha problemi psichici
LECCE – “Mia moglie s’è cosparsa l’alcool da sola”. È stato uno dei passaggi fondamentali dell’interrogatorio di garanzia sostenuto dall’uomo di 72 anni di Melissano, sul quale grava la pesante accusa di tentato omicidio nei confronti della moglie. Difeso dall’avvocato Giuseppe Caputo, l’uomo, non solo ha negato di aver attentato alla vita della consorte, ma ha anche spiegato che la donna soffrirebbe di gravi problemi di natura psichica, disturbi della personalità con manie di persecuzione, tanto che in passato, quando la coppia ha vissuto in Germania, per motivi di lavoro, prima di fare rientro in Italia, sarebbe stata in cura presso una clinica.
Per rinforzare ancor di più questa tesi, il legale ha presentato pure le dichiarazioni scritte di due figli, a testimonianza di questa condizione patologica. Quanto al fatto che il 72enne avesse in tasca un accendino, all'arrivo dei carabineiri della stazione locale, l’uomo ha detto che sarebbe perfettamente normale, essendo un fumatore.
La vicenda è nota. Nella tarda mattinata del 20 maggio, la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri, dicendo di essere stata cosparsa di alcool dal marito, intenzionato a darle fuoco con un accendino. Subito fermato, sequestrati gli indumenti ancora intrisi di alcool e l’accendino, è stato arrestato e condotto in carcere. Ma, durante la convalida di questa mattina, il 72enne ha respinto fermamente le accuse e ha spiegato che quel giorno stava cercando solo di calmarla da uno dei vari attacchi di cui soffrirebbe, così come avvenuto anche in passato.
Il legale, sulla scorta di tutto ciò, ha chiesto la scarcerazione o, in subordine, una misura cautelare attenuate. Il giudice per le indagini preliminari, Edoardo D’Ambrosio, pur convalidando l’arresto, ritenendo, cioè, che sussistano i gravi indizi di colpevolezza, nel pomeriggio ha sciolto le riserve e ha comunque concesso la scarcerazione, ma con il divieto di avvicinamento, per l'uomo, all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla moglie. Il 72enne, dunque, tornato in libertà, ha dovuto cercare un’altra sistemazione.