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Cronaca Giuggianello

Memoria storica, risorge a Giuggianello "Lu Trappetu"

Sabato la riapertura del dell'antico sito, recuperato e dotato di effetti scenografici grazie alla consulenza del regista Winspeare. E' l'unico esemplare ancora esistente di una serie ormai distrutti

Sabato 18 ottobre, alle 18, il Comune di Giuggianello riaprirà al pubblico l'antico trappeto ipogeo locale. Alla cerimonia interverranno il sindaco Ugo Gigante, il presidente del Gal Capo Santa Maria di Leuca Antonio Lia, il presidente del consorzio dei comuni "Terra dei due Mari" Francesco Bruni ed il regista salentino Edoardo Winspeare. Il progetto di recupero e restauro ha visto anche la realizzazione di iniziative di particolare fruizione del sito, con pannelli informativi e la proiezione all'interno di un video. Usufruendo della consulenza dell'architetto Antonella Lifonso e del Regista Edoardo Winspeare, il trappeto ipogeo di Giuggianello è stato dotato di quelle caratteristiche di "spettacolarizzazione" e d'attrattività, per interessare i visitatori anche al di fuori delle stagioni prettamente turistiche.

Previsto nell'ambito dell'Intervento 4.2.1 "Recupero e fruizione dei beni culturali" del Piano di sviluppo locale "Parco rurale della Terra dei due Mari" del Gal Capo Santa Maria di Leuca, cofinanziato nell'ambito del Programma operativo Leader plus e con fondi del Comune di Giuggianello, il progetto di recupero, restauro e fruibilità del trappeto di proprietà del locale Centro di cultura sociale e di ricerche si pone l'obiettivo di valorizzare a fini turistici e ricreativi un bene appartenente alla memoria storica salentina. Secondo la tradizione, a Giuggianello i "trappeti" erano numerosi, anche lo stesso Comune ne possedeva uno. Con il passare degli anni sono stati distrutti e l'unico in discreto stato di conservazione è stato oggetto dell'intervento. "Lu Trappeto " sorge su di un'antica strada esterna al centro abitato, a levante del paese, denominata "Serravecchia", all'angolo con via Leopardi. L'antica struttura si estende per una superficie di circa 850 metri quadri e si trova ad una profondità di circa 3 metri. Si accede attraverso quindici scalini.

Il paesaggio salentino è ricco d'uliveti secolari che fanno da cornice a numerosi ed altrettanto secolari frantoi o trappeti ipogei. "I trappeti sono generalmente tra noi tante grotte sotterranee scavate nel tufo, o in una specie di pietra calcarea più, o meno dura detta volgarmente leccese ". Così Cosimo Moschettini, medico e studioso di "rustica olearia economia", nel suo trattato "Osservazioni intorno agli ostacoli de' trappeti feudali" del 1792, descriveva le strutture ipogee dove avveniva la trasformazione delle olive in olio.

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