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Cronaca

"Mercante in fiera", condannato 42enne per tentativo di estorsione

Nuova sentenza nell'ambito dell'operazione denominata "Mercante in fiera", Luigi Di Gesù, 42enne di Galatina, è stato condannato a 5 anni e mezzo per tentata estorsione ai danni di un imprenditore, organizzatore di eventi in Fiera

 

LECCE – Nuova condanna nell'ambito dell'operazione denominata "Mercante in fiera", condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce, che nell’ottobre del 2010 portò all'arresto di 25 persone, con altre 14 indagate a piede libero, con l'accusa di traffico di droga ed estorsione. A dare avvio alle indagini, nell'aprile del 2009, la denuncia di tentata estorsione sporta da un imprenditore di Galatina, organizzatore anche di eventi presso la Fiera.

Da qui sarebbe emerso, a detta degli investigatori, l'interesse di uomini legati allo storico clan Coluccia di espandere le proprie attività. Non è una novità comunque, il tentativo d'infiltrazione nel tessuto economico della malavita organizzata, come già evidenziato in più occasioni dal procuratore Cataldo Motta. Dalle intercettazioni ambientali sarebbe emerso un quadro molto più ampio, con un vasto traffico di sostanze stupefacenti con ramificazioni fra Galatina, Copertino, Monteroni, la stessa Lecce e Leverano.

Oggi, i giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Lecce, hanno condannato a 5 anni e mezzo di reclusione Luigi Di Gesù, 42enne di Galatina. Secondo l'ipotesi accusatoria sarebbe stato proprio l’imputato a compiere il tentativo di estorsione, con l'aggravante dele modalità mafiose, ai danni dell'imprenditore. La richiesta: 30mila euro. Soldi che, proprio in quei giorni cui si stava organizzando un evento presso la fiera gal

Luigi Di Gesù.-2-2

atinese, sarebbero serviti per la “protezione” sulle attività commerciali. Sarebbe stato lo stesso Di Gesù a presentarsi come esponente del clan facente capo ai fratelli Coluccia di Galatina e Noha. 

Una sorta di referente, essendo entrambi ancora detenuti. I carabinieri, raccolta la denuncia, hanno iniziato a controllare e pedinare determinati personaggi, avviando intercettazioni telefoniche e ambientali (non ultime, anche videoriprese), infiltrandosi nell'ambiente criminale. E' stato in questo modo che si è arrivati, risalendo l'argine, anche a due distinte associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti. Spesso, infatti, le intercettazioni conducono a nuovi filoni d’indagine, rispetto a quelle per le quali originariamente era partita un'inchiesta. L’imputato è assistito dall'avvocato Luigi Greco. 

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