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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rudiae / Via Rudiae

Misteriosa intimidazione: sei colpi di pistola contro il colorificio Litti

I malviventi hanno usato una pistola a tamburo. L'attentato portato a termine da due persone, a bordo di una moto, con i volti coperti da caschi integrali. Sul posto, per le indagini, gli agenti di polizia. Ignoto il movente

 

LECCE – Sei colpi con una pistola a tamburo quando era da poco scoccata la mezzanotte. Poi la fuga, a tutto gas, a bordo di una moto di grossa cilindrata, contando sui volti ben coperti da caschi integrali e sul buio. L’attentato, o quello che si potrebbe meglio definire come un vero e proprio atto intimidatorio, è avvenuto alla periferia del capoluogo, ai danni del “Colorificio Litti”, di proprietà di Salvatore Litti.

Il negozio si affaccia in strada, su via Rudiae, nel rione Ferrovia di Lecce, da uno stabile di cinque piani, che sorge a poche decine di metri dall’incrocio con via Bortone e il sottopassaggio noto ai leccesi come il “ponte di Monteroni”. Dall’altro lato, confluisce con viale Grassi. Un crocevia che offre varie possibilità di fuga. I malviventi devono aver pianificato con cura il piano, per evitare di essere visti e, magari, persino inseguiti.   

A scorgere la moto sono stati alcuni passanti, che hanno avvisato il 113. Sul posto sono giunte le volanti di polizia e la scientifica per i rilievi. Che si tratti di una pistola a tamburo, lo dimostrerebbe il fatto che sul marciapiede, nei pressi dell’attività commerciale, non siano stati rinvenuti bossoli. Appaiono invece perforati la saracinesca, che, a quell’ora, ovviamente, era ben serrata, e l'insegna.

Il colorificio è dotato di videocamere di sorveglianza, così come altre attività e, poco più distante – sempre sullo stesso isolato -, persino un istituto di credito, la filiale della Banca popolare pugliese. Le immagini saranno vagliate nelle prossime ore dagli investigatori della polizia, e, tuttavia, è difficile che possano aver ripreso qualcosa in modo nitido, considerando che i malviventi hanno esploso i colpi dal centro della via e che le telecamere sono puntate verso l’ingresso delle rispettive attività che sorvegliano. Al momento, s’ignorano i motivi che hanno spinto ignoti ad un atto minatorio così eclatante.  

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