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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Mondo accademico in lutto per la scomparsa del professor Gino Santoro

Il rettore Vincenzo Zara ne ricorda l'impegno nel sociale, con l'associazione Oistros e sul campo, con le ricerche sulla musica popolare, in affiancamento a Rina Durante. Adriana Poli Bortone elogia il leale avversario sul fronte politico. Massimo Manera piange il vuoto che si avvertirà nella cultura

“Dopo aver a lungo combattuto con grande tenacia, è purtroppo venuto a mancare in queste ore il professor Gino Santoro”. L’annuncio arriva da Vincenzo Zara, rettore dell’Università del Salento. Per il mondo culturale salentino, una grave perdita. Storico del teatro, aveva 71 anni. S'è spento dopo una lunga malattia.

“Allievo dello studioso e critico teatrale Silvio d’Amico – aggiunge il rettore, tratteggiandone la figura -, il professor Santoro aveva affiancato al lavoro accademico un’intensa attività sul campo, conducendo con Rina Durante, negli anni Settanta, le prime ricerche sulla cultura e in particolare sulla musica popolare salentina”.

“Associato di Storia del teatro e fondatore dell’associazione Oistros – prosegue Zara -, il professor Santoro ha ricoperto, fin dal 2003, incarichi istituzionali nell’ambito della delega alla disabilità e all’integrazione. La nostra comunità accademica gli deve molto – dice ancora il rettore - e gli sarà sempre grata per il suo impegno, portato avanti nella convinzione che, piuttosto che evidenziare i limiti, vadano valorizzate le abilità. Un insegnamento per noi tutti, indimenticabile”.

Adriana Poli Bortone ne fa un dipinto un po’ differente, parla dell’avversario in campo politico, con cui c’è stato prima scontro ideologico pur nel rispetto reciproco, ma dopo vicinanza nella collaborazione su obiettivi comuni. “Gino Santoro mi fa ritornare con la mente agli scontri politici degli anni ’70, battaglie sane, determinate da genuine passioni nel rispetto reciproco delle idee”.

“Ci ritrovammo durante la mia esperienza da sindaco – continua -, con la saggezza degli anziani, a portare avanti un progetto comune d’interesse sociale.  Una collaborazione frutto del rispetto reciproco che ci eravamo portati nel tempo. Al figlio e alla famiglia, il mio pensiero affettuoso nel ricordo di un onesto, quanto convinto avversario”.

Per Massimo Manera, “il Salento perde oggi un suo grande protagonista”. “Il professor Santoro con la sua passione per il teatro – spiega - ha dato vita nel Salento a quella che Eugenio Barba ha definito una patria in miniatura”.

“E’ entrato in contatto con l’esterno sfuggendo all’isolamento. Ha creato un microcosmo che ha consentito negli anni '60 di alimentare nella nostra terra la più straordinaria delle stagioni di ricerca culturale. La sua assenza si sentirà enormemente, assenza culturale e umana, perché con Santoro se n’è andato un docente-maestro che ha spinto tanti studenti alla più matura riflessione sulle possibili articolazioni del linguaggio". 

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