rotate-mobile
Cronaca Monteroni di Lecce

In venti incappucciati fanno irruzione nel palazzetto a caccia di tarantini

A Monteroni, durante la gara di basket, alcuni teppisti sono entrati caricando i tifosi jonici "rei" di cori contro il Lecce

MONTERONI DI LECCE – Una gara infuocata (per la cronaca, vinta di gran lunga dai salentini), vista non solo la posta in palio (le due formazioni in coda in sere B e quindi la necessità di trovare i punti per i playout), ma anche per il finale, del tutto inatteso: quando mancavano una quarantina di secondi al termine, infatti, all’improvviso dentro il PalaVelodromo degli Ulivi di Monteroni di Lecce, hanno fatto irruzione una ventina di teppisti incappucciati, diversi dei quali armati di bastoni. Avevano un solo obiettivo, dare la caccia ai sostenitori avversari, tarantini.

E’ stata una serata di paura del tutto inattesa, quella alla periferia del comune nei pressi del capoluogo, dove circa trecento amanti di basket si erano assiepati sulle tribune riuniti per assistere allo scontro tra il Quarta Caffè Monteroni e il Pu.Ma Trading Taranto, iniziato intorno alle 20.

Al seguito degli jonici, come detto, anche una schiera di tifosi. E forse proprio alcuni cori partiti dai lori spalti all’indirizzo del Lecce, quindi più di stampo calcistico e legati a una vecchia rivalità fra tifoserie rossoblu e  giallorossa, potrebbero essere all’origine di quanto avvenuto. I fatti sono al momento in via di ricostruzione precisa da parte dei carabinieri, giunti in massa e seguiti a ruota anche da una paio di volanti di polizia.

Certo è, come detto, che mancava poco al fischio finale, quando all’improvviso è balzata sulla scena una corposa banda che ha puntato dritto verso la tifoseria ospite. Erano circa le 21,30. Ed è stato il caos. La gara è stata immediatamente sospesa ed è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, piuttosto inusuale, almeno nel Salento, nel contorno di un match di basket.

I carabinieri sono arrivati con almeno quattro pattuglie un altro paio, di polizia ne sono sopraggiunte da Lecce, mentre si sono avvicinati anche i sanitari della Lifeguard, che stazionavano proprio per il match. Gli aggressori, però, nel frattempo, si erano dileguati, lasciando sul terreno anche alcune mazze di legno usate per il raid.

Non ci sono stati trasporti in ospedale, ma questo non esclude che nel parapiglia non possano esservi stati alcuni contusi. Almeno una decina, stando ad alcune fonti. Nei prossimi giorni, a seguito delle indagini, si potranno forse capire meglio molti dettagli di questa vicenda. Non si esclude che, chi entrato dall’esterno, possa essere stato avvisato da qualcuno della presenza dei tifosi tarantini e dei cori lanciati contro il Lecce calcio.

Giusto per la cronaca, la gara, ormai agli sgoccioli, è poi ripresa e terminata. Resta lo strascico amaro di una serata di sport macchiata dalle assurde intemperanze.

Dopo il raid anche mazze per terra

NARDO': AGGREDITO OPERAIO, VENTI GIORNI

NARDO’ – Venti giorni. Questa la prognosi a seguito per un’aggressione, che sarebbe arrivata al termine di una lite per dissidi di natura privata. Tutto avvenuto intorno alle 16,30 a Sant’Isidoro, marina di Nardò. La vittima, un operaio di 41 anni. Le ferite, al polso e alla guancia destra. Le indagini, per una vicenda avvenuta nei pressi del Lido dell’Ancora, ora nelle mani dei carabinieri della stazione di Nardò. Uno solo l’aggressore, che potrebbe essere identificato già nelle prossime ore. Il motivo della lite, dovrebbe essere piuttosto banale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In venti incappucciati fanno irruzione nel palazzetto a caccia di tarantini

LeccePrima è in caricamento