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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Morì durante il trasporto in ospedale, non fu colpa del personale medico

Sono stati assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, i quattro imputati nel processo per la morte di Maria Teresa Musica

LECCE – Sono stati tutti assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, i quattro imputati nel processo per la morte di Maria Teresa Musica, la donna deceduta nell’ottobre del 2010 nel corso di un trasferimento dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce a quello di Gallipoli. A processo erano finiti due medici del “Fazzi”, uno in servizio a Gallipoli e un’infermiera, accusati di omicidio colposo.

A dare avvio all’inchiesta fu la denuncia dei parenti della vittima, che in un esposto evidenziarono presunte responsabilità del personale dei due nosocomi. Secondo l’ipotesi accusatoria la paziente, un soggetto cardiopatico che aveva subito un intervento, sarebbe stata trasferita senza essere prima stabilizzata. Una presunta negligenza che sarebbe costata la vita alla donna, Maria Teresa Musica, che morì in ascensore. Per questo si era giunti al rinvio a giudizio.

Il gip Alcide Maritati aveva conferito, in sede d’incidente probatorio, l’incarico a due esperti, il cardiologo Marco Nazzaro e il medico legale Carmen Sementa, di stabilire se vi siano state omissioni e negligenze da parte del personale medico e sanitario coinvolto. I risultati della consulenza erano poi stati acquisiti agli atti processuali.

Una tesi confutata dai legali degli imputati, assistiti dagli avvocati Americo Barba, Ester Nemola e Luigi Covella, che hanno evidenziato e dimostrato l’assoluta estraneità ai fatti contestati. Lo steso pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione.

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