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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Gagliano del Capo

Morì fuori dall'ospedale, Procura chiede archiviazione

Si terrà il 25 marzo davanti al gip Ercole Aprile, la camera di consiglio nella quale si discuterà sulla richiesta di archiviazione per due medici di Gagliano per la morte di un tossicodipendente

LECCE - Si terrà il 25 marzo prossimo davanti al giudice per le indagini preliminari Ercole Aprile, la camera di consiglio nella quale si discuterà sulla richiesta di archiviazione del procedimento nei confronti di Luigi Morciano, medico 52enne, e Luigi Biasco, 33enne, entrambi di Gagliano del Capo. Il pubblico ministero Maria Consolata Moschettini li aveva indagati con l'accusa di omicidio colposo per la morte di un giovane del posto, Cosimo Lotta, avvenuta il 26 giugno del 2007.

Quella sera il ragazzo assunse una dose di cocaina, che purtroppo per lui si rivelò fatale. Subito dopo aver preso la droga, Lotta si sentì male; a quel punto Biasco lo abbandonò fuori dall'ospedale di Gagliano, per poi invocare l'aiuto dei sanitari. Ma quando i medici soccorsero il ragazzo si resero conto che questi purtroppo era già morto.

Vennero poi avviate le indagini, che permisero di identificare l'identità di chi fornì la droga a Lotta: si trattava di Andrea Vetrugno, che per quell'episodio chiuse i suoi conti con la giustizia patteggiando la pena per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Venne poi avviato un secondo procedimento in capo al medico ed a Biasco. Al medico si rimproverava di non aver fatto nulla per salvare la vita del giovane, nel momento in cui Biasco lo portò alla sua porta. In realtà, il dottore , dopo aver saputo che Cosimo Lotta aveva assunto cocaina, disse all'amico di portarlo subito in ospedale, oppure da sua madre affinchè questa lo ricoverasse.

Per cui l'accusa non ravvisa più nessun elemento di colpevolezza a carico del medico ed ha chiesto l'archiviazione. La famiglia Lotta, assistita dall'avvocato Luca Puce, si è opposta all'archiviazione ed ora la decisione spetterà al gip Aprile. Morciano è difeso dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Francesco Nutricati.

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