LECCE – C’è una prima importante svolta nell’inchiesta sulla morte, avvenuta nei giorni scorsi, di Maria Fiorina Vetrugno, 77enne di Squinzano. Il magistrato titolare del procedimento, il sostituto procuratore Paola Guglielmi, ha iscritto nel registro degli indagati undici medici, tutti in servizio presso la clinica “Città di Lecce”. Si tratta, comunque, di un atto anche e soprattutto a garanzia degli indagati, in vista di eventuali accertamenti irripetibili. Gli stessi, infatti, possono nominare, oltre che un legale, un consulente di parte.

A dare avvio all’inchiesta è stata la denuncia presentata dai familiari della donna ai carabinieri della stazione di “Lecce Santa Rosa”. Un esposto in cui hanno chiesto di accertare le cause della morte della 77enne e se la stessa sia in qualche modo collegata a presunte negligenze da parte del personale medico. Maria Vetrugno era stata ricoverata per problemi cardiaci a Bologna, dove era stata sottoposta a un intervento per l’installazione di valvole cardiache. Le condizioni della donna si erano però aggravate durante il decorso post operatorio, tanto da richiedere un nuovo ricovero presso la clinica leccese. Negli ultimi due giorni, le condizioni della paziente erano ulteriormente peggiorate, anche a causa della febbre alta, tanto da provocare un decesso tanto improvviso quanto inaspettato. Il corpo si trova ora nel reparto di medicina legale dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il pubblico ministero ha già disposto l’acquisizione di tutta la documentazione clinica della paziente, che sarà ora analizzata dal medico legale. Le prime importanti risposte sulla morte, ritenuta sospetta dai familiari arriveranno, dall’esame autoptico che sarà eseguito nelle prossime ore.