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Cronaca Veglie

Munizioni nel casolare, subito scarcerato Zuccaro su ordine del pm

Il macellaio 44enne di Veglie torna libero su input del sostituto procuratore Massimiliano Carducci, che non ha richiesto la convalida. Per le munizioni trovate nel casolare, con armi regolarmente denunciate, sarebbe stata sufficiente una contravvenzione

VEGLIE – E’ stato subito scarcerato, Maurizio Zuccaro, il macellaio 44enne di Veglie che era stato sottoposto ad arresto fra sabato e domenica dai carabinieri dipendenti dalla compagnia di Campi Salentina. Il sostituto procuratore Massimiliano Carducci non ha richiesto la convalida, e questo dopo una perizia sul materiale rinvenuto, per il quale sarebbe prevista solo una contravvenzione e non un’ordinanza di custodia cautelare. "L'arresto è avvenuto al di fuori dei casi previsti dalla legge - si legge nel decreto di scarcerazione -, in quanto si tratta di detenzione di munizionamento per armi comuni da sparo, ipotesi inquadrabile nella contravvenzione di cui all'articolo 697 del codice penale".

L’uomo, fratello di due persone già indagate in passato nell'ambito dell’operazione “The Tower”, ma comunque estraneo a quella vicenda, era stato arrestato al termine di una serie di perquisizioni fra Salice Salentino e Veglie, eseguite dai militari della stazione di Veglie, del Norm di Campi e del nucleo cinofili di Modugno. 

In particolare, durante l'ingresso in un casolare, all’interno di un appezzamento terreno di sua proprietà, in località Santa Chiara, erano stati trovati 646 proiettili calibro 9x21 di varie marche, 48 calibro 9 mm parabellum, diciotto calibro 12, un coltello con lama di 17 centimetri. E gli erano stati inizialmente contestati i reati di detenzione abusiva di munizionamento da arma comune da sparo in eccedenza rispetto ai limiti massimi consentiti, di arma da punta e taglio non denunciata e munizionamento da guerra. 

A questo era seguito il sequestro amministrativo anche delle armi regolarmente denunciate e detenute in casa, ovvero un fucile sovrapposto Fabarm calibro 12, due fucili semiautomatici Beretta calibro 12, una pistola Walther 9x21. L’uomo, però, difeso dall’avvocato Giuseppe Corleto, ha già lasciato il carcere su input del pubblico ministero. 

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