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Cronaca

Muore dopo un incidente, organi espiantati nella notte: nel dolore accesa la speranza

Fegato, reni e cornee di un 63enne sono stati espiantati al "Vito Fazzi". L'uomo è deceduto nel reparto di Rianimazione, dove era ricoverato. La famiglia ha acconsentito alla donazione

LECCE – Cornee, reni e fegato di un uomo deceduto a 63 anni sono stati espiantati al “Vito Fazzi” di Lecce, grazie all’assenso dei familiari, da una équipe giunta da Roma e trasportate nei centri specializzati che hanno individuato i pazienti in attesa di trapianto compatibili.

Il decesso di Sebastiano Greco, infermiere residente a Parabita,  è avvenuto nel pomeriggio di ieri nel reparto di Rianimazione dove l’uomo era ricoverato per le gravi conseguenze di un incidente stradale avvenuto martedì. I medici hanno subito proposto alla famiglia di valutare la possibilità della donazione e la risposta è stata positiva: un gesto di civiltà e sensibilità che va oltre il grande dolore per la perdita di un congiunto.

Ottenuto l’assenso, come sempre in questi casi, si è messa in moto la macchina della donazione che prevede, in loco, la verifica dell’idoneità degli organi da parte di équipe multidisciplinari e l’avvio di contatti con i centri per il trapianto sul territorio nazionale alla ricerca di pazienti adatti a ricevere gli organi. Dopo l’espianto, come si diceva effettuato da specialisti giunti da Roma, reni e cornee sono stati trasportati a Bari, il fegato al Policlinico “Gemelli” della capitale, destinato un uomo originario dell’Abruzzo.

La direzione generale della Asl di Lecce ringrazia ancora una volta tutto il personale sanitario impegnato con grande professionalità nelle varie fasi della delicata procedura e la famiglia coinvolta per la generosità con la quale hanno dato speranza ad altre persone. La cultura della donazione non è ancora diffusa quanto dovrebbe e per questo motivo è importante raccontare i buoni esempi.

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