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Cronaca Veglie

Nasconde cocaina nei pomelli dell'appendiabiti: arrestato un 44enne

I carabinieri di Veglie sono entrati in casa dell’uomo, dopo aver accertato una cessione di droga a un “cliente”. A Lecce, gli agenti hanno denunciato un 41enne che alla loro vista aveva cercato di disfarsi di un involucro di eroina

LECCE - È lo spaccio di sostanze stupefacenti il reato che sembra aver avuto maggiore ripresa in questa fase 2 dell’emergenza Covid-19. A raccontarlo sono le denunce e gli arresti degli ultimi giorni. Solo che, nel caso di Andrea Leone, 44enne di Veglie, anche se domiciliato a Boncore (frazione di Nardò, ma nel comprensorio di Porto Cesareo) i carabinieri della stazione vegliese hanno rischiato ieri di fare un buco nell’acqua.

Dopo aver perquisito da cima a fondo l’abitazione, una volta autorizzati dal magistrato a fare irruzione per un controllo, per interminabili minuti non hanno cavato un ragno dal buco. Un po’ di fortuna, unita all’esperienza, ha permesso però a un certo punto a un militare di scoprire il nascondiglio: i pomelli di una spalliera appendiabiti.

Ma è bene andare con ordine. Avendo avuto sentore negli ultimi giorni che Leone, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, stesse spacciando cocaina, ieri pomeriggio i carabinieri della stazione di Veglie si sono recati nella frazione neretina prossima all’abitato di Porto Cesareo, per una verifica “sul campo”. Appostati con discrezione in abiti civili, hanno così notato nelle ore recarsi in casa dell’uomo alcuni soggetti. Il primo l’hanno lasciato andare via, per attendere ancora un poco e avere un quadro più chiaro. Così, hanno fermato il secondo che, addosso, aveva una dose di cocaina da mezzo grammo.

A quel punto, la verifica nel domicilio. Andata avanti a lungo, fino a quando, per controllare se vi fosse qualcosa dietro un giubbotto appeso alla spalliera, un carabiniere non si è accorto che i pomelli erano insolitamente semoventi. E così, i militari hanno capito che, con un pizzico di ingegno, Leone si era attrezzato per una modifica all’appenditi.

Tolti due pomelli, dentro hanno scoperto altrettante cartucce, di quelle che avvolgono i sigari. Una era vuota, mentre nell’altra c’erano nove dosi di cocaina, per circa 6 grammi. E a quel punto, è scattato l’arresto, ai domiciliari. Sotto sequestro sono finiti anche 400 euro, ritenuti probabile provento di spaccio. Mentre il soggetto fermato in prima battuta, l’acquirente, è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di stupefacenti. Nel pomeriggio, intanto, l'arresto è stato convalidato e l'uomo scarcerato. Gli è stato applicato l'obbligo di dimora a Boncore. 

Eroina, una denuncia a Lecce

Nei guai per lo stesso reato un 41enne leccese, S.M., queste le iniziali del suo nome, noto per i suoi trascorsi giudiziari. Alla vista degli agenti della sezione volanti aveva gettato per strada, in via Alfieri, a Lecce, un involucro in cellophane con tre grammi di eroina. Ma il gesto non è passato inosservato. I poliziotti hanno fermato l’uomo, hanno recuperato la sostanza stupefacente, procedendo alla perquisizione domiciliare, durante la quale è stato sequestrato un bilancino di precisione, a riscontro dell’attività illecita per la quale è stato denunciato.

Tra le altre attività svolte dai carabinieri, ieri sono stati accompagnato in carcere Angelo Vincenti, 29enne di Trepuzzi, e Ines Stamerra, 29enne di Melissano, per aver violato le prescrizioni della detenzione domiciliare alla quale erano sottoposti.

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