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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cursi

Nextwind replica alla campagna mediatica contro eolico

La società, che ha progettato il parco che interessa Cursi e i paesi limitrofi, risponde duramente alle critiche delle associazioni ambientaliste: "Sono affetti dalla dilagante sindrome ‘Nimby'"

CURSI - "È difficile sapere quale sia la verità, ma è molto facile riconoscere chiaramente la menzogna": la Nextwind srl, società che ha presentato il progetto di realizzazione di un parco eolico nel territorio di Cursi e paesi limitrofi, respinge al mittente tutte le accuse, piovute sul proprio conto, in questi ultimi giorni, dopo l'intervento dell'associazione "GenerAzione" di Cursi e del Coordinamento civico magliese.

Il progetto ricadente sul territorio "Castrignano-Cursi-Bagnolo-Carpignano", così come l'attivazione della relativa procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale, sarebbero, come precisano dall'azienda, "espressione della libera attività imprenditoriale della società Nextwind Srl". Il tutto risale al mese di marzo del lontano 2007. Come precisano, "di tale iniziativa è stata data pubblicità illo tempore mediante le forme previste dalla normativa vigente in materia di Via a livello nazionale come a livello regionale".

"All'epoca - dichiarano dall'azienda -, la medesima iniziativa soggetta alle medesime forme di pubblicità ex lege, non sembra aver destato il medesimo interesse dell'opinione pubblica né sollevato le medesime reazioni da parte delle varie associazioni e dei vari comitati cittadini pseudo-ambientalisti affetti dalla dilagante sindrome ‘Nimby'…" (ossia di chi non vuole che si realizzi mai nulla in casa propria, ndr).

Dopo quattro anni di attesa per una valutazione, dopo aver adito le vie legali contro il silenzio della Regione Puglia, con un ricorso davanti al Tar Lecce conclusosi con esito favorevole, la società proponente ha ottenuto la richiesta valutazione il cui esito è stato il completo assoggettamento alla procedura di Via, perpetrato dalla Regione Puglia lo scorso 11 marzo con Determinazione del Dirigente dell'Ufficio programmazione, Politiche energetiche, Via e Vas 56, procedura regolarmente attivata: "Naturale e legittima appare, quindi - affermano -, l'attivazione delle forme di pubblicità previste dalla normativa vigente in materia di V.i.a".

"Non burocratica ‘nonchalance' - dichiarano ancora - da parte del Sindaco di Cursi ma semplice applicazione della legge. Né iniziative di natura analoga promosse da terzi e addirittura già realizzate nel Salento in generale e in prossimità dei territori citati in particolare sembra abbiano ispirato altrettante esortazioni all'insurrezione popolare. Forse fino a qualche tempo fa erano inferiori il rilievo e la significatività del medesimo paesaggio?".

Dalla società evidenziano che occorra, quindi, "ricercare nel particolare momento nonché nell'identità della società proponente la causa principe di tale interesse mascherata dietro una irrefrenabile volontà di tutelare i feudi dei Comuni di Castrignano dei Greci, Carpignano Salentino, Cursi, Bagnolo del Salento da questo ‘stupro' territoriale senza precedenti storici nel territorio che non può essere violato ‘da una tale corona di spine rotanti eternamente nel cielo'".

La Nextwind S.r.l. è la società promotrice della massiccia campagna non convenzionale di sensibilizzazione a favore delle rinnovabili, "Lecce 2080", che negli ultimi tempi ha riscosso "un notevole successo guadagnando il favore di molti ma anche l'attenzione di pochi ‘contestatori' che hanno intrapreso una vera e propria lotta senza esclusione di colpi nel tentativo di strumentalizzare l'opinione pubblica letteralmente stregata dai contenuti sociali e dai messaggi sostenibili di Lecce2080": "Evidente ai più - puntualizzano - la totale impossibilità di tornaconti di qualsiasi natura da una campagna di sensibilizzazione sui temi delle rinnovabili e dei cambiamenti climatici, i pochi ‘contestatori' continuano a screditare gratuitamente la Nextwind cercando addirittura di trasformare una normale procedura amministrativa in un ‘caso'. Ancor più grave celandosi dietro il vessillo dell'ambientalismo".

Molti dei "dichiarati nemici di Lecce 2080" sono, a parere di Nextwind, facilmente riconducibili all'Associazione politico-culturale e ambientalista GenerAzione e al Coordinamento civico di Maglie, "per cui questo ennesimo vano tentativo di avere il proprio momento di notorietà sfruttando il lavoro, le idee e il credo di altri lascia davvero perplessi": "Si può arrivare a contestare - dichiarano - così fantasiosamente il termine di 60 giorni concesso della normativa vigente per formulare le osservazioni sul progetto? Inopportuno e altamente strumentale anche il richiamo all'art.9 della Costituzione e allo statista Aldo Moro dal momento che l'eolico nel rispetto delle normative di settore vigenti non sembra essere in antitesi con la promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica nonché con la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione da parte della Repubblica".

Per Nextwind sarebbe inutile anche il richiamo alla visibilità dell'impianto: "Il problema non è nella visibilità o meno - asseriscono -, ma nell'accettazione: vedere un parco eolico come uno ‘stupro' territoriale o come uno strumento per fornire energia pulita, con un bassissimo impatto ambientale e, soprattutto, legata al territorio (non sarebbe più necessario acquistare energia da Paesi stranieri che la producono in maniera irrispettosa dell'ambiente) dipende dalla sensibilità dei singoli individui. Sarà comunque l'autorità competente a valutare definitivamente la compatibilità ambientale dell'iniziativa proposta sulla base di tutti gli elementi necessari forniti dalla Nextwind corredando il progetto presentato con dettagliate relazioni ed elaborati cartografici per cui ci si astiene dall'evidenziare in questa sede la piena compatibilità ambientale dell'opera alla luce della normativa vigente".

Alla società appare "opinabile" l'appello formulato alla Soprintendenza per l'apposizione dei vincoli paesaggistici necessari a scongiurare la realizzazione del progetto "dal momento che fortunatamente si vive ancora in uno Stato di diritto": "Il ‘mega eolico' - puntualizzano - non intende ‘distruggere Cursi e il circondario' né potrebbe farlo, perché, a differenza da quanto sostenuto da GererAzione, l'energia da fonte eolica è veramente un'energia pulita visto che non emette sostanze inquinanti, non emette radiazioni nocive, non comporta l'utilizzo di acqua nel ciclo produttivo. Alla luce di quanto sopra, si invita la cittadinanza intera, in particolar modo giornalisti e reali associazioni ‘ambientaliste', ad analizzare attentamente la documentazione progettuale per la realizzazione del parco eolico ‘Castrignano-Cursi-Bagnolo-Carpignano' e a fornire ragionevoli e documentate osservazioni senza lasciarsi fuorviare e manipolare da ridicoli tentativi chiaramente volti a colpire il proponente piuttosto che il progetto".

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