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Cronaca

Niente sconti. Confermati 30 anni al killer di "Snorky"

E' arrivata nel primo pomeriggio la condanna di secondo grado a carico di Giuseppe De Luca, presunto killer di Fabrizio De Matteis. Confermati 30 anni di carcere, come richiesto dalla pubblica accusa

Niente sconti per il presunto omicida di Fabrizio De Matteis, il giovane 24enne di Cavallino ucciso davanti al "Bar Leopardi" con due coltellata sferrate al cuore e all'addome, la notte del 2 maggio del 2005. Nel primo pomeriggio è giunta la sentenza di secondo grado che inchioda Giuseppe De Luca, 22enne, leccese, a 30 anni di reclusione. Dopo circa tre ore di "clausura", il Presidente d'Assise d'Appello di Lecce, Dario Centonze, affiancato dal giudice a latere Nicola Cucchiara e dai sei giudici popolari, ha letto il dispositivo della sentenza che ricalca integralmente la condanna inflitta in primo grado dal Gup, Nicola Lariccia, nel processo celebrato lo scorso 20 dicembre 2006. I 30 anni sostituiscono l'ergastolo in considerazione dello sconto di un terzo della pena concesso dal rito abbreviato con cui De Luca ha scelto di essere processato.

Ha retto l'impianto accusatorio formulato dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta, che nella sua requisitoria aveva invocato il massimo della pena. Il giudice ha confermato anche la somma di 25 000 euro che De Luca dovrà versare a titolo di provvisionale a Franco De Matteis, Maria Teresa Buttazzo e Claudia Pinna, padre, madre e compagna di "Snorky". Oltre 12 000 euro finiranno sempre al padre e alla madre come risarcimento dei danni quali parti civili. In sostanza è stata ribadita in blocco la sentenza di primo grado. Sono rimasti pressocchè gli stessi, anche i capi d'imputazione: omicidio volontario aggravato dai futili motivi e porto in luogo pubblico di un coltello. In mattinata, Pasquale Corleto, uno dei legali del presunto killer, aveva richiesto al collegio giudicante di valutare la possibilità di sottoporre ad una perizia psico-fisica il proprio assistito, che, appesantito da gravi problemi di tossicodipendenza avrebbe agito sotto l'effetto di un potente cocktail di alcol e droga e invocando ai giudici della Corte d'Appello l'attenuante dell'incapacità di intendere e volere. Il collegio ha invece ritenuto che gli accertamenti a cui è stato sottoposto De Luca avrebbero dimostrato soltanto che si trattasse di un ragazzo con un problema contingente e nulla più.

Ora bisognerà attendere 90 giorni perchè la sentenza venga depositata e capire gli orientamenti. Gli avvocati difensori, Pasquale Corleto e Francesca Conte, hanno già annunciato di voler impugnare la sentenza dei giudici togati e popolari presentando ricorso in Cassazione. Facce scure in Tribunale, quando il il Presidente Dario Centonze ha terminato la lettura. Un ragazzo è morto a soli 24 anni, uno di appena 22 rischia di tornare in libertà quando ne avrà oltre 50. Uno sconto lo ha invece ottenuto, il coimputato di De Luca, Sergio Palazzo, 28 anni, di Lecce: se in primo grado il giudice dell'udienza preliminare Nicola Lariccia lo aveva condannato a 15 anni di reclusione, in Appello, lo scorso 29 gennaio, la pena è scesa a 12 anni con il patteggiamento. Palazzo avrebbe colpito "Snorky" con il coperchio di uno dei posacenere metallici del bar durante la rissa.

L'omicidio di Fabrizio De Matteis risale alla notte del 2 maggio del 2005, davanti al "Bar Leopardi". A scatenare il putiferio fu una lite per un apprezzamento volgare rivolto a due ragazze, amiche di De Matteis, da alcuni giovani che erano seduti all'esterno del locale. Il giovane, che gli amici chiamavano "Snorky", intervenne subito in difesa delle due ragazze. Ci fu una scazzottata. Per punirlo, Palazzo e un minore lo avrebbero immobilizzato consentendo a De Luca di colpirlo a coltellate. Per questo dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, si parlò di "volontà omicida diretta". De Matteis venne raggiunto al cuore e all'addome dalla lama di un coltello impugnato dalla mano di De Luca. Quando arrivò al pronto soccorso dell'ospedale "Vito Fazzi", il giovane 24enne giunse ormai privo di vita.

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