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Cronaca Veglie

Non ci fu alcun reato, assoluzione piena al consigliere comunale Landolfo

Si è concluso con un’assoluzione il processo che vedeva imputato per favoreggiamento il presidente dell'Oleificio cooperativo Salento

LECCE – Si è conclusa con un’assoluzione il processo che vedeva come imputato per favoreggiamento Giuseppe Landolfo, presidente dell'Oleificio cooperativo Salento e consigliere comunale di Veglie. Il legale di Landolfo, l’avvocato Paolo Spalluto, ha dimostrato come il suo assistito fosse estraneo alle accuse che gli erano state mosse, chiedendo che fosse applicata la formula del “perché il fatto non costituisce reato”. Una tesi, quella difensiva, accolta dal giudice Pasquale Sansonetti. L’accusa aveva chiesto una condanna a sei mesi.

Un’assoluzione che dimostra il corretto operato di Landolfo, accusato suo malgrado di favoreggiamento in una vicenda di tentata estorsione. Secondo la difesa le accuse sono state confezionate ad arte dalle persone offese, suoi antagonisti nell’elezione a presidente dell’oleificio. D

a una di loro giunse anche la richiesta di dimissioni dalla carica di presidente e di consigliere comunale. Accuse ritenute da Landolfo calunniose, che non solo non ha mai ostacolato il corso della giustizia ma lo ha agevolato, consigliando alle vittime della tentata estorsione di rivolgersi al suo stesso legale.

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