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Cronaca

"non permettiamo ai privati di lucrare con l'acqua"

Parte da Lecce la Carovana della Pace del missionario padre Alex Zanotelli. La presentazione presso il Castello di Carlo V. "Dobbiamo fare in modo che la politica torni a rappresentarci veramente"

La Carovana della Pace parte da Lecce. Padre Padre Alex Zanotelli ha inaugurato oggi, con una conferenza presso il Castello di Carlo V in collaborazione con i missionari Comboniani, la sua iniziativa, un viaggio che percorrerà le vie d'Italia, passando da Brescia, Firenze, Roma, Catanzaro e Palermo, con conclusione nella notte fra il 22 ed il 23 settembre nelle basiliche paleocristiane di Cimitile (Napoli), per una lunga veglia notturna per la pace. "E' il primo incontro che facciamo al Sud per questa carovana che parte come raccolta di tutte le forze missionarie", ha detto padre Zanotelli, spiegando che "questa non è una vera e propria carovana, è un primo lancio che proseguirà nel 2008 con tre o quattro carovane. Ora stiamo iniziando a lanciare l'idea".

"La carovana - ha proseguito il missionario - innanzitutto vuole sottolineare che in questo Paese, nonostante tutto il male, ci sono delle cose molto belle: io raramente nella mia vita ho visto un Paese dove ci sono così tante realtà vive, e parlo di cooperative e di gruppi. Si tratta quindi di mettere insieme queste realtà". Il problema pressante per il quale si batte padre Zanotelli è quello dell'acqua. "Bisogna capire che sull'acqua ci giochiamo tutto", ha sottolineato. "Se noi permettiamo ai privati di entrare nell'affare dell'acqua, è finita. Domani milioni di persone moriranno di sete. Incominciamo a capire che ci sono dei diritti fondamentali umani. Dobbiamo batterci, iniziare a fare pressione per ottenere i nostri diritti". E questo perché, ha spiegato ancora, "siamo noi ad essere ai margini, sono loro (i Paesi poveri, Ndr) ad essere al centro perché sono almeno 4 miliardi, mentre noi siamo solo un miliardo di persone. Forse dovremmo invertire le proporzioni perché davvero sono loro la maggioranza e noi presto saremo, come dicono gli americani, ‘minority report', rapporto di minoranza".

Ma cosa chiede padre Zanotelli? "Io non chiedo carità: basta carità. Io dico solo che dobbiamo tutti dare una mano, in particolare all'Africa, altrimenti i problemi dell'Africa ci travolgeranno tutti. Oggi noi ci siamo venduti al mercato e l'unica legge è il profitto: la politica obbedisce al profitto. Noi dobbiamo invece fare in modo che la politica torni a rappresentarci e che l'economia e la finanza obbediscano ai nostri rappresentanti". Parole forti, di un uomo che ha vissuto in prima persona i grandi problemi dell'umanità e che oggi analizza con lucidità i mali di un mondo con la testa immersa in un business che fagocita anche le coscienze (abbiamo trascritto i passaggi più importanti dell'intervista a causa di alcuni problemi con l'audio che impediscono di comprendere bene le parole di padre Zanotelli, inserendo comunque la ripresa perché documento importante del suo passaggio nel capoluogo salentino, Ndr).

Nel corso della presentazione della Carovana della Pace dentro le sale del Castello è stato anche allestito un banchetto degli attivisti del comitato "Già le mani da punta Palascia", che, come risaputo, si batte per impedire l'ampliamento della base della marina militare in uno dei punti più suggestivi della costa di Otranto. Al banchetto i partecipanti alla conferenza hanno potuto apporre le proprie firme contro il progetto.

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