Nonnismo: caporale donna, confermata la condanna

Ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione, ma la Cassazione non le ha dato ragione. La condanna a un mese e 20 giorni è stata confermata. Roberta Savoia, 28enne di Trepuzzi, è la prima donna italiana a pagare lo scotto penale per atti di nonnismo. Caporalmaggiore del 186esimo reggimento paracadutisti della "Folgore" di Siena, Roberta Savoia risponde di fatti che risalgono al marzo del 2004. Una vicenda che balzò alle cronache nazionali, in un periodo in cui spesso si parlava di nonnismo nelle caserme, e che ebbe "l'onore" delle pagine nazioni in considerazione del fatto che protagonista principale era una ragazza, rea di aver inferto calci alle costole ad una recluta, con tanto di lesioni e denuncia.

I fatti nacquero quando, all'interno della fureria, il caporale Nicola Felago fu chiamato dal caporalmaggiore Francesco Valentini a "pompare", ovvero fare delle flessioni, a titolo di punizione a causa della richiesta di effettuare una telefonata. All'arrivo della giovane salentina, Valentini le ordinò di infliggere dei calci a Felago proprio nel corso delle flessioni, che provocarono alcune ferite. "Cane morto" fu una delle espressioni utilizzate durante quei momenti. I giudici del Tribunale militare de La Spezia, in primo grado, assolsero però i due caporalmaggiori.

Le espressioni utilizzate sarebbero rientrate nel gergo goliardico e nella tradizione di un reparto come la "Folgore", si rilevarono inoltre alcune discrepanze nelle testimonianze e lo stesso Folego non andò immediatamente al pronto soccorso per fari controllare le lesioni. Il pubblico ministero Davide Ercolani fece però ricorso in appello, ottenendo la condanna. Da qui, la reazione della Savoia (Valentini, intanto, era stato condannato a due mesi), con ricorso in Cassazione e richiesta di annullamento, che però è stata rigettata.