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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Piazzale Cuneo

Notte infernale in piazzale Cuneo, quattro automobili in fiamme

Distrutta la Chevrolet Spark di una donna di 50 anni, coinvolte la Punto di un 62enne, la Yaris di un 31enne e la Panda di un 37enne. Sul posto intervenuti carabinieri del Norm e vigili del fuoco

LECCE – Ancora una volta piazzale Cuneo ritorna nelle cronache. Già teatro lo scorso anno di una sparatoria con ferimento di un 31enne con precedenti penali, non lontano da quello stesso condominio, intorno alle 4 del mattino di oggi, sono divampate fiamme che hanno distrutto un’autovettura, danneggiandone altre tre.

E’ stato un vero e proprio inferno di fuoco. Il rogo, infatti, s’è propagato facilmente, considerando l’alto numero di autovetture posteggiate una accanto all’altra, come avviene ogni giorno fra il piazzale e i dintorni, compresa via Pistoia.

La circostanza che l’evento sia avvenuto nei pressi di casa del giovane gambizzato in passato appare, però, del tutto fortuita. L’incendio, infatti, ha coinvolto automobili di altre persone. Le cause stesse dell’innesco delle fiamme, peraltro, sono al momento sconosciute. I vigili del fuoco intervenuti sul posto non hanno trovato elementi riconducibili al dolo.

L’unica certezza, per ora, il fatto che l’incendio sarebbe partito da una Chevrolet Spark di una donna di 50 anni. Da qui, si sarebbe poi propagato attorno, coinvolgendo, nell’ordine, la Fiat Punto di un 62enne, la Toyota Yaris di un 31enne e la Fiat Panda di un 37enne. Il calore sprigionato ha anche deformato alcuni cassonetti di plastica per la raccolta differenziata collocati quasi di fronte all'ingresso di un condominio. 

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Lecce ai quali sono in mano le indagini per fare chiarezza sull’episodio.

L’aspetto inquietante è che simili fenomeni stanno avendo dall’inizio dell’anno una particolare recrudescenza in ogni zona della provincia di Lecce. E non sempre è facile accertare il dolo, quando manchino residui di diavolina, bottiglie incendiarie, taniche o tracce di liquido infiammabile. Per questo, il più delle volte gli episodi sono classificati come possibili cortocircuiti.

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