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Cronaca Melendugno / Strada Statale 611

Notte movimentata vicino ai lidi di San Foca, auto in fiamme sulla litoranea

Le fiamme, per cause in fase d'accertamento, sono divampate da una Panda ed hanno lambito anche una Lybra. S'è corso il rischio che attecchissero in profondità anche sulla vegetazione. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri

 

SAN FOCA (Melendugno) – Era circa l’1,30 di notte, quando le fiamme hanno iniziato a divampare in un anfratto lungo la strada statale 611, nel tratto fra Torre Specchia Ruggeri e San Foca, marine di Melendugno, un punto della riviera adriatica salentina costeggiato da rigogliosa macchia mediterranea e lungo il quale sorgono diversi lidi.

La notte, qui, si tengono anche diverse serate e, ai lati delle corsie, sono tante le auto parcheggiate dai giovani amanti della notte. E’ stata proprio da una di queste che è partito l’incendio, una Fiat Panda di un giovane leccese. Accanto era posteggiata una Lancia Lybra, anche questa di un ragazzo di Lecce, che è stata a sua volta lambita dal fuoco. Il rischio, quando l’incendio ha iniziato ad interessare anche la vegetazione, era che le fiamme si estendessero a dismisura, come troppo spesso è già avvenuto, negli anni scorsi, in questa zona, a pochi chilometri dal parco naturale delle Cesine.

La prima chiamata alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando di Lecce è giunta all’1,43. Sul posto, però, sono dovuti intervenire anche i carabinieri della stazione di Melendugno e gli agenti di polizia municipale, per far evacuare le altre autovetture e deviare il traffico all’altezza della marina di San Foca, rendendo così più agevole l’intervento degli idranti dei pompieri e scongiurando ulteriori rischi.

Non è chiaro se l’incendio sia di origine accidentale o dolosa, al momento non vi sono elementi certi, a parte la constatazione che il primo veicolo a prendere fuoco è stata la Panda. Ci sono però alcuni aspetti singolari: le due auto non erano posteggiate esattamente lungo la strada, ma in uno slargo fra la vegetazione, un punto seminascosto, che offre accesso alla scogliera tramite un piccolo sentiero e che si può, però, raggiungere solo a piedi, perché l’ingresso alle auto è impedito tramite un grosso cubo di cemento armato.

DSC05088-2Dunque, semmai qualcuno avesse voluto mettere fuoco intenzionalmente, questo sarebbe stato il punto migliore, perché offre riparo da occhi indiscreti e un’agevole via di fuga. E poi, non si può dimenticare che quasi nello stesso periodo, lo scorso anno, alcuni vandali, nella stessa zona, si “divertirono” a scaraventare giù dalla scogliera diverse autovetture.

Se, dunque, non vi sono elementi per parlare apertamente di dolo, in quest’incendio, ciò non toglie che non si può neanche sottovalutare la possibilità che qualche ignoto abbia voluto giocare ancora una volta un brutto tiro. Il rapido intervento delle squadre di vigili del fuoco ha permesso di evitare che la situazione degenerasse, ma è necessario che l’attenzione resti alta, specie a pochi giorni da Ferragosto.      

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