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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Gagliano del Capo

Nuovo sbarco nella notte, fermati 45 clandestini al "Ciolo"

Nella notte le unità navali della guardia di finanza hanno individuato e fermato un gommone oceanico diretto verso le coste salentine. Lo sbarco è avvenuto poco dopo la mezzanotte. Arrestato uno dei due scafisti, un albanese

GAGLIANO DEL CAPO – Hanno sguardi impauriti, con un senso di rassegnazione scolpito sui volti, e silenzi molto più eloquenti di mille parole. Corpi sbarcati come merci, dai trafficanti di esseri umani, sulle coste del Salento, intorpiditi dal freddo carico di umidità che ha accompagnato la loro traversata in mare. Sono 45, di nazionalità afghana ed irachena, 39 uomini, 4 bambini e 2 donne, tutti fortunatamente in buone condizioni di salute. Migranti come tanti altri se ne sono visti sbarcare sulle coste della “terra tra i due mari”, in cerca di qualcosa che sia meglio di quanto si sono lasciati alle spalle. Non parlano, non chiedono nulla. Eseguono le richieste dei finanzieri che li indirizzano verso il pullman che li condurrà al centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per le consuete operazioni di riconoscimento. Se li guardi negli occhi, però, intuisci che ognuno porta dentro  di sé la sua storia, il suo dramma personale, la sua speranza per una vita migliore in una terra ospitale. A occuparsi dei profughi, stremati dal lungo viaggio, la Croce rossa italiana e i medici del 118, che hanno rifocillato i migranti e prestato loro le prime cure mediche. Ad attenderli anche le forze dell’ordine, impegnati nell’identificazione e nei controlli dattiloscopici.  Il loro futuro si chiama Cara (centro accoglienza richiedenti asilo) o Cie (Centro di identificazione ed espulsione), lì dove i sogni diventano spesso illusioni.

Anche questa volta la macchina dei controlli e dei soccorsi è scattata puntuale: guardia di finanza, carabinieri, croce rossa, protezione civile e 118 erano in allerta da ore. L’operazione è stata portata a termine nella scorsa notte nello Ionio settentrionale, dalle unità navali e aeree delle fiamme gialle. Le operazioni di pattugliamento delle coste hanno consentito a un aereo coordinato dalla guardia di finanza di avvistare, alle 21.30 circa, nel mar Ionio, un gommone oceanico con a bordo numerosi migranti, proveniente dalla Grecia e in navigazione verso le coste italiane. Costantemente monitorato da mezzi aerei e navali, alle 23.45 il gommone ha raggiunto la costa nei pressi della località il “Ciolo” (uno dei luoghi più suggestivi del Salento, a una manciata di chilometri da Gagliano del Capo) sbarcando i clandestini a terra e riprendendo immediatamente il largo.

I finanzieri del comando provinciale di Lecce sono intervenuti nella zona dello sbarco, individuando e fermando 45 migranti; le unità navali della fiamme gialle del gruppo aeronavale di Taranto e del reparto operativo aeronavale di Bari, dopo aver consentito il completo sbarco dei migranti per garantirne l’incolumità, si sono lanciati all’inseguimento del potente gommone, con due scafisti a bordo, che ha tentato in ogni modo di sfuggire alla cattura con manovre estremamente pericolose. Chiusa ogni via di fuga verso il largo, i due scafisti si sono diretti, a forte velocità, verso terra, riuscendo a raggiungere la costa nei pressi della località di Torre Vado (a circa 30 chilometri da Gallipoli), abbandonando il gommone e cercando di darsi alla fuga nella macchia circostante. Sono così scattate le ricerche a terra da parte dei finanzieri, coordinati da un elicottero. I militari sono riusciti a individuare e arrestare uno scafista, un albanese di 25 anni, residente in Italia, mentre sono in corso le ricerche del complice.Scafista albanese-2

Si tratta di uno dei tanti interventi compiuti nell’ambito dell’operazione congiunta “Aeneas2012”, condotta dall’agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della guardia di finanza e di altri paesi europei, coordinati dal gruppo aeronavale di Taranto, con il compito di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese.

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