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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Surbo

Omicidio Ciraudo: indagherà anche la Procura di Lecce

La sorella di Marilina Ciraudo, barbaramente assassinata a Lisbona, ha presentato una querela alla questura del capoluogo salentino. Sul tavolo del procuratore Antonio De Donno è giunto un fascicolo

Anche la Procura di Lecce indagherà sull'omicidio di Maria Drisolina Ciraudo, la dj 39enne di Surbo, trovata morta la sera di giovedì 20 marzo nel suo appartamento di Rua Das Madres, nel quartiere Madragoa a Lisbona. Sul tavolo del sostituto procuratore Antonio De Donno, è arrivata una querela presentata in questura nella giornata di sabato dalla sorella, partita il giorno di Pasqua in Portogallo per essere ascoltata dalla polizia giudiziaria lusitana. Per ora si tratta di un fascicolo piuttosto scarno, ma la denuncia confluita in Tribunale dà la stura per aprire un secondo filone d'inchiesta finito nelle mani della procura leccese. Secondo l'articolo 10 del codice penale, se c'è una querela o un'istanza della parte offesa per la morte di un italiano avvenuta in uno stato della Comunità europea, il presunto omicida, anche se straniero, può essere perseguito in territorio italiano.

Per ora si tratta di un fascicolo nella sua fase embrionale, piuttosto scarno e sommario, ma doveroso, come nel caso della morte del bancario leccese Simone Renda in Messico, aperto dall'autorità giudiziaria. Dal Portogallo, intanto, non trapelano importanti novità. L'autopsia sul corpo della dj salentina, presso l'istituto di medicina legale di Lisbona, è stata effettuata, fanno sapere dalla squadra mobile del capoluogo salentino, ma l'esito non è stato ancora comunicato. I contatti con il paese lusitano sono ostacolati dalla severa legge portoghese che impedisce ai poliziotti lusitani di divulgare qualsiasi indiscrezione su notizie coperte dal segreto istruttorio. Il rischio è l'arresto immediato disposto dall'autorità giudiziaria di Lisbona.

Sarebbero due le persone messe sotto torchio dalla polizia giudiziaria, ma al momento non ci sarebbe nessun indagato. Un vicino di casa ed un operaio sono i due individui sui quali si sono concentrate le attenzioni degli investigatori. Si batte la pista delle conoscenze personali, anche perché l'operaio in questione, un muratore, stava lavorando al rimodernamento di un appartamento vicino e con il quale Maria Ciraudo avrebbe avuto un forte litigio.

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