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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio "Snorky": in secondo grado 13 anni a Palazzo

Sergio Palazzo, 28enne leccese, ha patteggiato la pena ed è stato condannato a 13 anni di reclusione dalla Corte d'Assise. Per l'omicida Giuseppe De Luca, il pronunciamento è atteso per il 14 febbraio

Ha patteggiato la pena Sergio Palazzo, il leccese 28enne, condannato a 13 anni di reclusione nel processo celebrato davanti alla Corte d'Assise d'Appello per concorso in omicidio. Il giudice collegiale ha alleggerito di due anni la condanna inflitta in primo grado dal giudice per le indagini preliminari, Nicola Lariccia. E' atteso, invece, per il prossimo 14 febbraio, il pronunciamento dei giudici nei confronti di Giuseppe De Luca, 22enne leccese, ritenuto l'autore materiale dell'omicidio di Fabrizio De Matteis. L'avvocato Francesca Conte, nella sua arringa difensiva, ha ribadito come De Luca, quella notte, avesse agito imbottito di alcol e droga e colto da un raptus. E' stata anche richiesta un'attenta valutazione sulla giovane età di De Luca, appena 20enne all'epoca dei fatti. Sempre per il 14 febbraio, prima del pronunciamento della Corte d'Assise, è previsto l'intervento dell'avvocato Pasquale Corleto, legale del pool difensivo di De Luca.

L'omicidio di Fabrizio De Matteis, 24enne di Cavallino, risale alla notte del 3 maggio del 2005 all'esterno del bar Leopardi. Scoppiò una lite per un apprezzamento volgare rivolto a due ragazze, amiche di Fabrizio De Matteis, da alcuni giovani che erano seduti all'esterno del locale. Il giovane di Cavallino, padre di un bimbo e che gli amici chiamavano "Snorky", intervenne subito in difesa delle due ragazze. Ci fu una scazzottata. E contro De Matteis, si scagliarono in tre. Secondo la ricostruzione dell'efferato omicidio compiuta dai carabinieri del Norm di Lecce, tramite il recupero dei fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso, uno riuscì a bloccarlo alle spalle.

Sergio Palazzo lo colpì alla testa con il bidone di un posacenere preso dal bar, mentre Giuseppe De Luca gli conficcò in petto la lama di un coltello. "Snorky" giunse al pronto soccorso dell'ospedale, ormai esanime. In primo grado, lo scorso 20 dicembre 2006, l'assassino, reo confessò, venne condannato a 30 anni di reclusione che con il rito abbreviato equivale all'ergastolo. Il giudice dell'udienza preliminare, Nicola Lariccia, inflisse invece 15 anni a Palazzo, grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche.

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