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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Coffe drug, sei condanne e cinque assoluzioni in abbreviato

Nuovi verdetti nell’ambito dell’operazione denominata “Coffee drug” che nel 2014 ha sgominato una presunta organizzazione accusata di aver gestito il mercato della droga cittadina

LECCE – Nuovi verdetti nell’ambito dell’operazione denominata “Coffee drug” che, a giugno del 2014, ha sgominato una presunta organizzazione accusata di aver gestito il mercato della droga cittadina, un grande bazar che dal centro storico, tra la movida, s’irradiava sino ai quartieri periferici, non disdegnando puntate nei comuni dell'hinterland. L’inchiesta è stata coordinata dal pubblico ministero Paola Guglielmi.

Sei le condanne emesse dal gup Giovanni Gallo al termine del giudizio con rito abbreviato. Tre anni la pena per Elio De Vergori e Andrea Gubello; due anni per Francesco Calogiuri; e Giovanni Marco Luzio; due anni e due mesi per Angelo Francioso e per Andrea Taurino. Assoluzione, invece, perché il fatto non sussiste, per Francesco Delli Noci; Gabriella Raho; Pierpaolo Scarpino; Engiellibus Arapi e Sabrina D’Ippolito.

L'inchiesta ha avuto inizio nell'ottobre 2011, dopo l'arresto in flagranza di reato di Antonio Nardelli, di Gallipoli, trovato in possesso di un chilo e mezzo di eroina, poco più di un chilo di hascisc e marijuana, e quasi 9 grammi di cocaina. Da lì si è dipanata una complessa attività investigativa, che ha portato all'identificazione dei “soci in affari” di Nardelli, cui era affidato il compito di trasportare lo stupefacente nella città di Lecce. Ciascun indagato, in modo autonomo e in correlazione con gli altri, avrebbe gestito un proprio gruppo di clienti che avrebbe provveduto a rifornire con regolarità.

La Squadra mobile eseguì anche alcuni sequestri a riscontro delle conversazioni intercettate. Sequestri che hanno permesso di rinvenire in possesso dei clienti le dosi di stupefacente cedute poco prima dagli indagati. Gli accordi relativi alle consegne di stupefacente avvenivano mediante l'uso di un linguaggio convenzionale che gli indagati ritenevano idoneo ad eludere eventuali operazioni di intercettazione da parte delle forze dell'ordine.

Nel collegio difensivo gli avvocati Massimiliano Petrachi, Giuseppe e Michele Bonsegna; Marco Pezzuto; Alessandro Costantini Dal Sant; Alexia Pinto; Laura Serafino; Cosimo Rampino e Francesco Piro.

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