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Cronaca

Operazione "Contatto", al via gli interrogatori: gli arrestati scelgono il silenzio

Dinanzi al gip sono comparse le persone arrestate dai carabinieri nel blitz contro il sodalizio criminale facente capo al clan Coluccia

LECCE – Sono iniziati oggi, nel carcere di Borgo San Nicola, gli interrogatori di garanzia delle persone arrestate all’alba di martedì nell’ambito della maxi operazione denominata “Contatto”, condotta dai carabinieri nei confronti di un presunto sodalizio criminale, facente capo al clan “Coluccia” di Noha-Galatina, operante nel territorio della Provincia di Lecce e, in particolare, nei comuni di Sogliano Cavour, Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Castrignano de’ Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Cursi, Castrì di Lecce, Martano, Otranto, Calimera, Muro Leccese e Cavallino.

Nei prossimi giorni saranno sentite le altre persone finite ai domicilairi o destinatarie di altre misure cautelari. Tra loro Luciano Biagio Magnolo, uno degli indagati ristretti ai domiciliari, è l’ex assessore comunale ai Servizi sociali di Sogliano Cavour: l’esponente si è dimesso nel mese di giugno ed è stato accusato di aver svolto un ruolo all’interno dell’organizzazione. Secondo la ricostruzione investigativa, infatti, avrebbe canalizzato le risorse pubbliche destinate alle emergenze sociali verso gli affiliati del clan. Avrebbe agevolato la assunzioni di parenti di questi ultimi, dirottando le risorse economiche anche per il mantenimento dei famigliari detenuti. E non è tutto. All’ex esponente politico si contesta anche di essere presumibilmente intervenuto per affievolire le misure cautelari di individui vicini al clan.

Oggi, dinanzi al gip Edoardo D'Ambrosio (che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti), sono comparse diciotto delle 20 persone finite in carcere nel maxi blitz dei militari dell’Arma. Si tratta di Alexsander Ballarino, 25enne di Sogliano Cavour; Salvatore Blago, 39enne di Sogliano Cavour; Massimo Candido, 44enne di Cutrofiano; Vincenzo Antonio Cianci, 32enne di Sogliano Cavour; Leonardo Costa, conosciuto come “Musicheddha”, 55enne di Corigliano d’Otranto; Gabriele Antonio De Paolis, 41enne di Noha; Pantaleo De Paolis, 48enne di Cursi; Paolo De Simone, detto “Paulu de lu moru”, 47enne di Sogliano Cavour; Giordano Epifani, 42enne di Cutrofiano; Rosario Frassanito, detto “Pilone”, 48enne di Sogliano Cavour; Marco Gugliersi, 40enne di Galatina; Pasquale Gugliersi, detto “zoppo”, 37enne di Galatina; Rocco Longo, 50enne di Sogliano Cavour; Paolo Mengoli, detto “zio Pati”, 54enne di Cutrofiano; Marco Pepe, 32enne di Surbo; Danilo Piscopo, 37enne di Cutrofiano; Salvatore Solombrino, detto “Schiattoddra”, 61enne di Castrignano de’ Greci e Giuseppe Stampete, 50enne di Cursi. Si è trattato, per lo più, di una lunga scia di silenzi, con gli indagati che hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, negando (in qualche occasione) ogni contatto con gli altri. Giuseppe Antonaci, detto “Castieddhru”, 53enne di Sogliano Cavour; e Daniele De Matteis, noto come “Panna e fragola”, 33enne di Lecce, saranno sentiti per rogatoria.

L’indagine, nell’ambito della quale risultano indagati complessivamente 59 soggetti, condotta nel periodo febbraio 2013 – giugno 2016, denominata “Contatto” per le molteplici infiltrazioni a vari livelli, ha consentito di disarticolare un’associazione mafiosa La cellula dell’associazione per delinquere di tipo mafioso documentata e ricostruita attraverso le indagini è risultata essere strutturata secondo uno schema verticistico e composta da 31 soggetti riconducibili alla citata consorteria delinquenziale, con a capo COLUCCIA Michele, facente parte della “Sacra Corona Unita”. L’attività prevalente del sodalizio è quella del traffico di sostanze stupefacenti, nonché delle estorsioni, dei furti e della detenzione di armi. I proventi di tali attività venivano, in parte, utilizzati anche per il sostentamento dei sodali detenuti; per influenzare e talvolta corrompere pubblici amministratori che assicuravano, anche in cambio della “protezione” e del sostegno dell’organizzazione, agevolazioni economiche per gli affiliati in danno degli effettivi aventi diritto.

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