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Cronaca

Operazione Game Over, condannati anche 13 imputati della frangia leccese

Verdetto di secondo grado per la maxi inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce.

LECCE – Ci sono anche tredici “leccesi” tra le condanne inflitte dai giudici della Corte d’appello di Lecce nei confronti degli imputati del processo di secondo grado scaturito dall’operazione “Game Over”, coordinata e condotta dalla Dda di Lecce e dai carabinieri del comando provinciale di Brindisi. Si tratta di un’inchiesta che aveva colpito al cuore la frangia della Scu “Rogoli–Buccarella–Campana”, ma con un’estensione tale che sembra svilupparsi su più livelli, sfiorare, a volte letteralmente abbracciare interessi trasversali. Furono quarantacinque le ordinanze di custodia cautelare fra carcere e domiciliari firmate dal gip Carlo Cazzella, un numero considerevole di altri indagati a piede libero. I più sono volti noti nel brindisino che si muovevano sullo sfondo di una guerra fra clan a tratti cruenta.

Si tratta degli imputati che avevano scelto il giudizio con rito abbreviato. Per Cristian Rocco Cappilli, condanna a 8 anni e due mesi di reclusione; Roberto Colagiorgio, 2 anni di reclusione; Maria Soria Cuna, 5 anni e sei mesi; Lucia Grassi, 2 anni e otto mesi; Giuseppe Maggio, 7 anni (anziché 9 anni e 4 mesi); Roberto Napoletano, 4 anni e quattro mesi; Massimiliano Perrone, un anno; Antonio Protopapa, sei mesi; Jonni Serra, 10 anni di reclusione (18 in abbreviato); Alessandro Spedicati, 7 anni; Ivan Spedicati, 8 anni e sei mesi; Tonio Tauro, 7 anni e otto mesi; Debora Valzano, 7 anni. 

La penetrazione nella gestione dei traffici illeciti (lo smercio di droga, come sempre, in primo piano) era però tale da sconfinare e coinvolgere anche diversi presunti sodali residenti soprattutto nel nord del leccese. D’altro canto, si tratta proprio di quelle zone di confine fra una provincia e l’altra che da sempre rappresenta uno dei panorami lungo il quale si è mossa la Sacra corona unita fin dagli albori.

Nel collegio difensivo gli avvocati Ladislao Massari, Antonio Degli Atti, Donata Perrone, Elvia Belmonte, Antonio Savoia e Marcello Falcone.

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