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Cronaca

Operazione "Oceano", quattordici le condanne emesse in abbreviato

L'indagine nei confronti di una presunta associazione dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti

LECCE – Si è chiuso con quattordici condanne il giudizio con rito abbreviato scaturito dall’operazione “Oceano”, condotta dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, con il coordinamento dell’ex procuratore Cataldo Motta e dal sostituto Guglielmo Cataldi, della Direzione distrettuale antimafia nei confronti dei componenti di una presunta associazione per delinquere dedita all’introduzione e al successivo commercio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo eroina, marijuana e cocaina.

Nove anni e otto mesi la condanna inflitta a Giuseppe Mero, 52 anni di Cavallino; 8 per Alessandro Scalinci, 32enne di Campi Salentina; 7 anni per Tommaso Danese, 40 anni di Lecce (ma residente a Torino); 6 anni e otto mesi Alessandro Quarta, 33enne di Copertino; 9 mesi (con pena sospesa) per Cristian Giannone, 41enne di Cavallino, finanziere della compagnia di Lecce, cui è contestato il reato di rivelazione di segreto d’ufficio; 6 anni e dieci mesi per Davide Giovine, 38enne di Statte; 15 anni e otto mesi per Ervin Gerbaj, 35enne albanese (senza fissa dimora); 6 anni e otto mesi per Christian Montanaro, 29 anni, di Taranto; 14 anni e quattro mesi per Marenglen Halka, 35 anni, di Fier; 8 anni e quattro mesi per  Marjus Halka, 32 anni; 7 anni e dieci mesi per Hendri Kapllani, 29 anni, di Valona; 7 anni e otto mesi per Gianluca Lorè, 33 anni di Brindisi;   6 anni per Viktor Shaolli, 32 anni di Fier; 5 anni e sei mesi per Ermal Resulaj, 36enne albanese residente a Parabita.

A giudizio sono finiti Alessio Bellanova, 34 anni di Campi Salentina; Lorenzo Serra, 54enne di Lizzanello; e Maurizio Vernich, 39enne di Lecce (questi ultimi due sono assistiti dall'avvocato Marco Castelluzzo). A Vernich e Serra, figure marginali nell'inchiesta, è contestato il reato di accettazione di scommesse sportive non autorizzate. Il processo si aprirà il prossimo 23 maggio.

Tra i legali degli indagati gli avvocati Alessandro Costantini Dal Sant, Alexia Pinto, Ladislao Massari, Francesco Calabro, Luigi e Roberto Rella, Amedeo Martina, Giuseppe De Luca, Fulvio Pedone, Francesco Delli Noci e Rosa Albano.

Le fiamme gialle hanno sgominato una pericolosa organizzazione composta da soggetti di nazionalità italiana e albanese operante nel territorio salentino e jonico. In particolare nei comuni di Lecce, Gallipoli, Guagnano, Brindisi, Taranto, Massafra e Statte. Le indagini, condotte dal Gruppo operativo antidroga della Guardia di finanza di Lecce, hanno evidenziato l’organizzazione criminale fosse strutturata secondo una precisa ripartizione dei ruoli.  In particolare, è emerso come agli albanesi fosse affidato il compito di curare gli approvvigionamenti di stupefacente, relazionandosi con i fornitori in Albania, e di gestire i proventi del traffico. I referenti italiani (passaggio obbligato per gli albanesi) curavano gli aspetti “logistici”, individuando e mettendo a disposizione i “depositi” per l’occultamento della droga, e gli automezzi per favorirne gli spostamenti, fungendo essi stessi anche da “corrieri”.

Tutti i componenti dell’organizzazione si relazionavano con i “clienti” per distribuire sul mercato locale e nazionale le partite di stupefacenti ed assicurarsi il pagamento dei quantitativi di droga già ceduti. In caso di mancato pagamento, l’organizzazione non esitava a ostentare il possesso di armi da fuoco per indurre gli acquirenti a saldare i debiti contratti nell’acquisizione dello stupefacente.

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