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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Operazione "Rewind", tredici le richieste di condanna formulate dall'accusa

Sono tredici le richieste di condanna formulate dal pubblico ministero Antonio De Donno nell'ambito del giudizio abbreviato scaturito dall'operazione ribattezzata "Rewind", celebrata dinanzi al gup Alcide Maritati. Gli abbreviati saranno discussi il 9 giugno, mentre il 18 giugno sono previste le sentenze. A dare avvio all'inchiesta fu una rapina compita nel 2011

LECCE – Sono tredici le richieste di condanna formulate dal pubblico ministero Antonio De Donno nell’ambito del giudizio abbreviato scaturito dall’operazione ribattezzata “Rewind”, celebrata dinanzi al gup Alcide Maritati.

Tre anni la richiesta dell’accusa per Vito Manta, 41enne originario di San Pietro Vernotico; sei anni per Anna Maria Riotti, 55enne nata a Lecce; sette anni per Pantaleo Esposito, 46enne gallipolino; 4 anni e sei mesi per suo figlio Pierluigi, di 24 anni; sette anni per il fratello Massimiliano, di 45 anni; 8 anni per Fabio Negro, 39enne della “città bella”; 4 anni e sei mesi per Luca Negro, gallipolino di 31 anni; due anni per Roberto Romano, 42enne di Squinzano; un anno per Tatiana Caiffa, 36 anni; 4 anni per Gianluca Tricarico; un anno e 4 mesi per Andrea Santese, 47enne di Maglie; 8 mesi per Rosario Riotti, 59enne di Leverano;  un anno e 4 mesi per Roberto Carroccia.

Gli imputati sono assisiti dagli avvocati Renata Minafra, Luigi e Alberto Corvaglia, Angelo Ninni e Dimitry Conte. Gli abbreviati saranno discussi il 9 giugno, mentre il 18 giugno sono previste le sentenze.

A dare avvio all’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Antonio De Donno, fu una rapina compita nel 2011. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, coordinata dal capitano Michele Maselli, si concentrarono inizialmente sul colpo messo a segno alle 5 del mattino del 24 luglio 2011, quando tre malviventi si presentarono all’interno della discoteca “Praja”, sul litorale della Città Bella, per mettere a segno una rapina armata. Fucili in pugno, infatti, la banda riuscì a rimediare un bottino di 40mila euro, dopo aver forzato la cassaforte del locale, nella quale erano custoditi gli stipendi del personale di bar e sala. Fuggirono senza lasciare tracce. Da quell’episodio, gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito un presunto giro di spaccio,

Fabio Negro e Massimiliano Esposito sono, secondo l’ipotesi accusatoria, i presunti leader del sodalizio scoperto, dedito all’attività di spaccio al dettaglio. L’attività illecita sarebbe stata condotta non soltanto sul litorale di Gallipoli, ma soprattutto ad Alezio, Sannicola, Parabita e zone limitrofe. La droga sarebbe stata immessa sulle piazze locali attraverso un segmento che dalla “città bella” conduce fino a Brindisi. E’ nella città adriatica, oltre che a Lecce, che i “soci” provvedevano all’approvvigionamento della sostanza stupefacente: il referente brindisino sarebbe stato Vito Manta, e nel capoluogo salentino, secondo la Procura, Anna Maria Riotti. 

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