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Cronaca Copertino

Operazione "Serpe", primi verdetti: otto patteggiano e tre in abbreviato

Al centro delle indagini due gruppi attivi, secondo l’ipotesi accusatoria, nelle rapine e nelle estorsioni a danno dei parcheggiatori

LECCE – Primi verdetti per le persone coinvolte nell’ambito dell’operazione “Serpe”, condotta dai carabinieri della compagnia di Gallipoli e Copertino. In tre hanno scelto il giudizio abbreviato dinanzi al gup Stefano Sernia: Gianmarco Calcagnile, di 29 anni; Giovanni Savina, 30enne; e Fabrizio Basso, 30enne. In otto, invece, hanno chiuso il loro iter giudiziario patteggiando la pena: 2 anni e quattro mesi per Pamela De Matteis, 25enne; 3 anni e mezzo per Sabrina Malinconico, 24enne; 3 anni e otto mesi per Massimo Signore, 50 anni; 3 anni per Francesco Nestola, 35enne; 2 anni e 10 mesi per Giuliano Zilli, 21enne di San Cesario; 3 anni e due mesi per Pierpaolo Zilli, 24enne di San Cesario; un anno per Ilene Bevilacqua, 23enne; ed Emanuele Bucisca, 33enne.

Al centro delle indagini due gruppi attivi, secondo l’ipotesi accusatoria, nelle rapine e nelle estorsioni a danno dei parcheggiatori abusivi in varie zone. Un contributo fondamentale all’indagine è giunto, oltre che da un arresto in flagranza dopo una rapina, dalle intercettazioni ambientali in un’autovettura in uso agli indagati.

L’indagine, secondo quanto contestato, ha portato alla luce l’esistenza di due distinti gruppi, operanti nei comuni di Lecce, Copertino, Monteroni, Porto Cesareo, Salice Salentino e Surbo, facenti capo rispettivamente a Francesco Nestola di Copertino, alias “Mpuddria” e Massimo Signore di Lecce, alias “Zio Massimo”: il primo già indagato per estorsione e stupefacenti; il secondo pluripregiudicato per  ricettazione, delitti in materia di armi e stupefacenti, entrambi già noti per la loro vicinanza ad ambienti della criminalità organizzata leccese.

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