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Cronaca

Maxi blitz all’alba: scattano 42 arresti per droga in tutto il Salento

L'operazione, avviata due anni addietro dagli agenti della squadra mobile di Lecce, ha portato a decine di provvedimenti nei confronti di individui di tutta la provincia. L'accusa è di detenzione di stupefacenti e armi

LECCE  - L’agilità quasi felina di alcuni degli individui finiti in manette, la rapidità mista ad una circospezione degna di sentinelle, sono valse la denominazione “Speed drug”, droga veloce, appunto, alla triplice organizzazione smantellata all’alba da oltre 200 agenti della Squadra mobile del capoluogo salentino, delle altre città di Puglia e di Matera, in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine locale e di Bari.

Sono 42 le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Lecce, Vincenzo Brancato, su richiesta del sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, nei confronti di altrettanti individui residenti in tutta la provincia. I tre gruppi, infatti, operavano principalmente a Lecce, Galatina ed Arnesano, ma godevano di diramazioni capillari nei vari comuni.

Si tratta di: Alessandro Santoro, 34 anni; Tonio Tauro, 48 anni; Andrea Buttazzo, 25 anni;  Errico Giovanni, 47 anni; Fabio Monaco, 44 anni; Roberto Falcone, 43 anni; Francesco Stabile, 23 anni; Antonio Leo, 38 anni; Assunta Bracale, 44 anni; Diego Rizzo, 28 anni; Gioele Greco, 25 anni; Danilo Polimeno, 29 anni; Valentino Nobile, 22 anni; Nicolò Maglio, 27 anni; Antonio Calò, 40 anni; Paola Mazzotta, 40 anni; Marco Guido, 25 anni; Vito Erman Maggiore, 36 anni; Giuseppe Salvatore, 35 anni; Cosimo Damiano Viti, 38 anni; Antonio Palamà, 56 anni; Pierluigi Carechino, 35 anni; Antonello Cagnazzo, 39 anni; Antonio Coluccia, 33 anni; Laura Gemma, 34 anni; Donato De Donatis, 52 anni; Sergio Del Sorco, 43 anni; Biagino Filieri, 43 anni; Luigi Palermo, 51 anni; Enrico Latino, 45 anni; Andrea Falcone, 34 anni; Massimo Ruberto, 44 anni; Marzia Di Lorenzo, 36 anni; Andrea Serafini, 24 anni; Luigi Saracino, 44 anni; Giovanni Fusco, 32 anni; Pasquale Villani, 44 anni; Agnese Forte, 37 anni; Fabrizio Gabrieli, 34 anni; Daniele Palamà, 33 anni; Mattia Greco, 22 anni.

Il gruppo dei leccesi

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Valentino Nobile e Danilo Polimeno sono noti per un rocambolesco inseguimento, nel mese di gennaio del 2010, da parte degli agenti della squadra mobile. Una folle corsa che rischiò di provocare gravi conseguenze tra autovetture distrutte e persone che si aggrapparono alle pompe di benzina per non essere travolti dal veicolo di grossa cilindarata, nuovo di zecca. In quell’occasione, vennero recuperati 73 pani di stupefacente, contenete oltre otto chilogrammi tra hashish e cocaina.

Non è emerso, agli occhi degli inquirenti, un vero e proprio gruppo “coordinatore” al vertice delle tre organizzazioni. Si presume, tuttavia, che la gestione fosse di tipo orizzontale e autogestita, questo sì, ma pur sempre pilotata. A dimostrare la correlazione fra le vari associazioni, si è rivelata determinante una così razionale spartizione geografica dello spaccio di stupefacenti. Le rispettive attività illecite erano, infatti, condotte senza pestarsi i piedi, senza alcun tipo di prevaricazione, tanto da far pensare ad una gestione sopraffina e professionale del business.

Il gruppo dei galatinesi

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Tra i componenti del primo sodalizio, quello leccese, ai quali è stata contestata anche l’aggravante del metodo mafioso, figura Gioele Greco, ritenuto il "delegato" del clan già retto dai fratelli Roberto e Giuseppe Nisi, e da Pasquale Briganti, attualmente detenuti e arrestati, sempre da personale della Squadra mobile di Lecce, nell’ambito dell’operazione denominata “Cinemastore”. Il fatto di cronaca in cui il 26enne rimase ferito all’addome, lo scorso 12 gennaio, ni pressi del distributore di carburanti Tamoil di Cavallino, non mostrerebbe alcun elemento di connessione con il blitz eseguito all’alba di oggi.

Nel corso delle indagini, dal 2009 ad oggi, sono state già arrestate 25 persone per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacente e sequestrati 8 chilogrammi di hashish, uno di di eroina, e 600 grammi di cocaina, una pistola mitragliatrice e vario munizionamento.

Il gruppo operante in provincia

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Agli individui fermati tra la notte (per evitare il pericolo di fuga) e l’alba, i quali non hanno opposto resistenza, sono sati contestati i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata dalle modalità mafiose e dalla disponibilità di armi da fuoco (sono stati rinvenuti una mitraglietta Uzi, un fucile e svariate munizioni), detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento seguito da incendio e favoreggiamento e persino tentato omicidio.

Capo d’accusa che fa riferimento ad un episodio di cronaca risalente al 29 mese marzo 2009, che ha dato impulso all’attività investigativa. Si tratta dell'aggressione ai danni di Antonello Cagnazzo, aggredito nell’ambito di alcuni diverbi tra commercianti, poi sfociati nell’epsiodio di sangue. I presunti autori dell’accaduto sono stati arrestati questa mattina. Si tratta di Antonio e Daniele Palamà, padre e figlio rispettivamente di 57 e 34 anni, e di Pierluigi Carechino di 35.

Le armi e la droga sequestrate

Ma una delle novità emerse durante l'operazione risiede nel fatto che alcuni ruoli nelle attività illecite di gruppi criminali, non sono più attribuiti esclusivamente a donne componenti della famiglia, quindi mogli e conviventi. Ma le “quote rosa” vengono ormai garantite anche attraverso figure esterne.

Soddisfazione per la linearità dell’operazione con la quale sono stati emessi i 42 provvedimenti, dei quali 41 effettivamente eseuiti (solo un latitante manca all’appello, si tratta di Giordano Epifani) è stata espressa dal questore leccese, a Vincenzo Carella, dal procuratore capo Cataldo Motta, dal commissario di Galatina, Giovanni Bono, presenti durante la conferenza stampa assieme ad altri funzionari e giudici, tra i quali il dirigente della squadra mobile leccese, Michele Abenante, il procuratore Antonio De Donno e il sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, della Direzione distrettuale antimafia.

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