LECCE – Ospedali in "overbookimg". Sembrava che il freddo potesse portare a un sospiro di sollievo: il sistema sanitario, nonostante l’emergenza, ha retto bene. Così come dichiarato dal medico e portavoce del pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in un nostro servizio. Ma tra picchi influenzali e temperature che colpiscono cittadini vulnerabili, anziani in primis, le corsie sono nuovamente andate in tilt.

Nel corso della giornata, infatti, gli ospedali della provincia sono andati in sovraffollamento. Zero posti, ovunque. Il fenomeno che lascia intravedere maggiormente l’emergenza è quello dei pazienti extralocati, costretti a “migrazioni” interne e trasferiti in reparti non di competenza. Così succede che un anziano da Geriatria si ritrovi in una stanza di chissà quale reparto. La situazione del pomeriggio, per esempio, è di dieci pazienti extralocati nell’ospedale di Gallipoli, con picchi soprattutto tra Lecce e Copertino: rispettivamente 27 e addirittura 30 nella cittadina di San Giuseppe.

Nelle altre strutture sanitarie, come Galatina e Scorrano non va diversamente: i posti sono esauriti. Un disagio indescrivibile non soltanto per i poveri degenti i quali, oltre a una condizione precaria di salute sono anche costretti a pagare lo scotto della disorganizzazione contingente. Le conseguenze dell’emergenza costituiscono un problema per lo stesso personale infermieristico e medico, costretto a dividersi in più reparti e a “inseguire” i malcapitati degenti, suddivisi in altri reparti