Pagamenti con interessi a tassi usurari? Imprenditore finisce a processo

LECCE – Si è conclusa con un rinvio a giudizio l’udienza preliminare nata dell’inchiesta su una presunta e complessa vicenda d’usura legata alla figura dell’imprenditore di Galatina  Giuseppe De Pascalis, amministratore unico di un’azienda specializzata nell’installazione e manutenzione d’impianti per il condizionamento dell’aria. Il gup Simona Panzera ha rinviato a giudizio l’imputato assistito dagli avvocati Paolo De Giorgi e Paolo Augusto Faraone.

A dare avvio alle indagini la denuncia della presunta vittima, che si è costituita parte civile con l’avvocato Andrea Starace. Secondo quanto denunciato, l’imputato avrebbe ricevuto dalla parte offesa due assegni per dei lavori eseguiti, ma non essendo in grado di onorarli sarebbe stato costretto a versare nuovi assegni (e soldi in contanti) con interessi sempre maggiori, divenuti nel tempo usurari.

Inizialmente la Procura aveva chiesto l’archiviazione del procedimento. Il gip Michele Toriello aveva però rinviato gli atti al pubblico ministero chiedendo che fosse disposta una consulenza tecnica, che aveva evidenziato tassi d’interesse superiori a quelli consentiti dalla legge (in alcuni casi superiori al 40 per cento). Da qui la richiesta di rinvio a giudizio accolta oggi dal gup. Sarà ora un processo a stabilire se sia trattato di una semplice controversia commerciale o di un caso di usura.