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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Palascìa, biciclettata riuscita per dire no alla base

Striscioni, biciclette e bandiere per ribadire il no all'ampliamento della base militare di Punta Palscia a Otranto. E alla manifestazione ha preso parte il presidente della Provincia Pellegrino

Il popolo di Palascia ancora una volta insieme per dire no all'ampliamento della base militare. Un centinaio di manifestanti pacifici, in sella alle biciclette, alcune anche di fortuna, con striscioni e bandiere della pace. La lunga traversata in bici o in gommone dprende il via dopo le 15, passando attraverso i luoghi adiacenti alla Valle delle Memorie. A garantire la sicurezza della manifestazione e l'incolumità dei ciclisti vigilano le forze dell'ordine: pattuglie di polizia municipale, di carabinieri ed una rappresentanza della Marina militare. La processione pacifica si assembla tutt'intorno alla base militare e da lì procede dritta, scendendo verso il faro. I colori della vegetazione aspra e del mare che s'incontra col cielo, interrotto solo dalla mole del faro antico, fanno da cornice allo spettacolo di bandiere.

Intorno alle 16 arriva anche il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino, che si unisce al popolo di Palascia. Sguardo sereno, pipa in mano, il presidente scherza coi manifestanti e risponde alle loro domande. Poi i rappresentanti del Comitato gli chiedono una parola chiara per tutti i presenti; Pellegrino non si tira indietro e afferma: "Qualcuno mi ha chiesto perché ho fatto sentire la mia voce solo adesso dice - e citando un editoriale di Ernesto Galli Della Loggia di oggi, che rifletteva su un certo "presidenzialismo" dei sindaci, io rispondo che non sono un presidente "presidenzialista". Feci a suo tempo una dichiarazione, caduta nel vuoto e di cui nessuno mi chiese conto. Quando la Commissione ambiente mi ha chiesto di intervenire, ho fatto quello che potevo fare: ho scritto una lettera e l'ho mandata alla Procura. Questo ha fatto sì che anche la Provincia di Lecce sia stata convocata il prossimo 25 settembre dal ministero dell'Ambiente e dalla sottosegretaria Laura Marchetti, che è una donna molto capace ed intelligente. Io andrò là e dirò no, senza se e senza ma".

Applausi al presidente. Pellegrino ha poi aggiunto: "Abbiamo fatto un passo indietro sulla gestione: non ho voluto costituire l'ufficio Provinciale Parchi perché la Regione ci ha spiegato che non c'era un euro, ma in cambio ho chiesto e ottenuto che la gestione fosse data ai Comuni, a condizione che l'atto di pianificazione lo possa fare la Provincia. In posti come questi nel piano che faremo, mi auguro al più presto, noi metteremo come divieto assoluto la modificazione dello "Sky line", ossia della linea del cielo; se c'è una costruzione che ormai ha determinato il paesaggio e l'orizzonte, tagliando il cielo - afferma - quella linea non si può modificare; quindi, non solo non si possono fare nuovi volumi, ma anche le forme delle costruzioni devono rispettare l'orizzonte. Sarebbe importante se si facesse qui una marina naturale protetta, perché allora diventerebbe un balcone verde che si affaccia sul mare: credo che con l'Assessore regionale Losappio, con il quale dopo qualche litigio ho un ottimo rapporto, procederemo di comune accordo su questa direzione". Il popolo della Palascia sembra apprezzare le soluzioni proposte da Pellegrino. Un saluto, le foto di rito e la festa si chiude con qualche dubbio e una buona fetta di speranza.

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