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Cronaca

Palazzi di via Brenta, l'allarme dell'Ordine degli avvocati: "Situazione inaccettabile"

La presidente invita le istituzioni ad adottare soluzioni urgenti, anche drastiche, come avvenuto in altre sedi del territorio nazionale

LECCE - "Nei locali di via Brenta, adibiti a sede di Tribunale e Cort d'Appello, a causa del malfunzionamento del sistema di climatizzazione è impossibile continuare a lavorare in aule caldissisime e sovrafollate". La presidente dell'Ordine degli avvocati di Lecce, Roberta Altavilla, torna a segnalare le criticità dei palazzi di via Brenta, sede del polo della giustizia civile leccese.

"Vanno immediatamente assunte iniziative - scrive in una nota indirizzata ai presidenti della Corte d'Appello e del Tribunale, e al procuratore generale e procuratore della Repubblica l'avvocato Altavilla - volte non solo alla tutela della dignità di coloro che lavorano quotidianamente in ambienti che allo stato possono essere ben definiti malsani, ma soprattutto della salute di operatori e utenti".

"La gestione delle singole udienze - prosegue la presidente - deve necessariamente tener conto della difficoltà di lavorare con temperature tropicali, pertanto è davvero inaccettabile, come accaduto il 13 luglio, tenere udienza in una stanza del tribunale con numerosissimi fascicoli e con parti e avvocati ammassati nel corridoio per ore, in un caldo infernale e senza nemmeno un tavolo dove appoggiarsi per scrivere il verbale".

"Ritengo indifferebile adottare delle urgentissime soluzioni, anche drastiche, come avvenuto in altre sedi del territorio nazionale, sia pure nell'immediato, in attesa di una soluzione defintiva all'annoso problema delll'inadeguatezza di immobili al serivizio della collettività, per i quali viene annualmente corrisposto un canone di locazione alla proprietà"-

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