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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melissano

"Panini gratis o sono guai". E una notte è andato a fuoco il fast-food mobile

Per il rogo non ci sono ancora sufficienti indizi. Ma un 31enne di Melissano risponde comunque di estorsione aggravata continuata

MELISSANO – Un panino oggi, un altro domani, quel povero ambulante magari non sarebbe finto sul lastrico, ma di sicuro ci stava rimettendo qualcosa in introiti e molto in serenità. Fin quando l’uomo, 46enne di Racale, non ci ha rimesso direttamente il fast-food mobile. Divorato dalle fiamme. E lì, è terminata la pazienza.

Sebbene al momento non vi siano sufficienti indizi di colpevolezza a carico di Antonio Mario Pizzi, 31enne di Melissano per attribuirgli quell’incendio, avvenuto nella notte fra il 20 e il 21 febbraio scorso, vi sono fondati motivi per sospettarlo, per una serie di circostanze sulle quali i carabinieri stanno continuando a indagare. Di certo, per ora l’uomo risponde  di estorsione continuata ed è stato posto ai domiciliari.

Il motivo è presto detto e riguarda, appunto, le forniture continue di panini imbottiti che il commerciante sarebbe stato costretto a regalargli, a causa di continui atteggiamenti minacciosi. Vere e proprie intimidazioni che sarebbero andate avanti nel tempo, fin quando tutto non s’è interrotto in una parentesi temporale in cui Pizzi ha sostato in carcere.

pizzi mario antonio-2Tant’è: una volta uscito, avrebbe ripreso la stessa routine, andata avanti fino al momento in cui la vittima non ha detto fermamente “basta” a quei soprusi.

Un "no" che gli è costato una minaccia. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della stazione locale e della compagnia di Casarano, il giorno del “gran rifiuto”, Pizzi si sarebbe fatto affiancare da R.R. un 23enne del posto (poi identificato, indagato a piede libero) che, avvicinandosi con la propria autovettura al furgone dell’ambulante, gli avrebbe sputato contro, avvertendolo: “Questa te la facciamo pagare”. E, trascorso qualche giorno, ecco l’incendio al furgone, in via Berlinguer, all’altezza dell’incrocio con via I Maggio.

Il gip di Lecce Antonia Martalò, sebbene al momento non sussistano sufficienti indizi proprio per quel rogo, ha comunque rilevato in Pizzi un concreto pericolo, per le specifiche modalità e circostanze dei fatti, oltre che per la ripetitività nel corso del tempo. Per questo, temendo che possa ripetere condotte estorsive, è scattato l’arresto. E le indagini, come detto, vanno avanti, proprio nella speranza di certificare la presenza della sua mano dietro al rogo.

ARRESTATO SORVEGLIATO SPECIALE

Sempre a Melissano, ma durante un servizio di controllo alla circolazione stradale (vicenda che non ha attinenza con la precedente), i carabinieri hanno fermato un’autovettura. A bordo due soggetti. Dalle verifiche è emerso che uno di loro, Giovanni Stamerra, 49enne, era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Sannicola. Per questo, in accordo con il pm Stefania Mininni, è stato arrestato e condotto in carcere, a Lecce.

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