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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Via Pitagora

Paninoteca mobile di Settelacquare divorata dal fuoco: atto doloso

Sul posto, alle 2 di notte, i vigili del fuoco e i carabinieri. Trovata una bottiglietta con residui di liquido infiammabile. Del furgone non è rimasto più nulla, solo uno scheletro

LECCE – Un atto doloso. Ed è una delle volte in cui non si pongono dubbi di sorta. Nelle vicinanze, infatti, c’era ancora una bottiglietta da mezzo litro che emanava forte odore di benzina. L’hanno trovata i vigili del fuoco del comando di viale Grassi, intervenuti intorno alle 2,20 di notte in via Pitagora, per spegnere un rogo di vaste dimensioni che nel giro di pochi minuti ha completamente distrutto il fast food mobile che da qualche anno stazionava nell’area dedicata a parcheggi nei pressi del mercato coperto del rione Settelacquare, nel quartiere Stadio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Norm di Lecce, per avviare gli accertamenti. A loro i vigili hanno consegnato la bottiglia. I militari hanno anche ascoltato il proprietario, Antonio Bianco, commerciante leccese di 43 anni, il quale non ha saputo fornire un movente per l’atto subito.

(Video: le fiamme avvolgono il fast food)

Non di rado i fast food mobili, a Lecce come in altre località della provincia, hanno subito nel tempo danneggiamenti con fiamme, in alcuni casi dolosi, in altri mai accertati con certezza per assenza di prove (in qualche circostanza è comunque stato comprovato il fatto accidentale). Raramente, però, ci si è trovati di fronte a una simile devastazione. Il grande furgone che stazionava al riparo di alcuni alberi, allestendo anche alcuni tavolini per i propri clienti, è stato letteralmente divorato dal fuoco.

Nulla è stato risparmiato, questa mattina appare soltanto uno scheletro di lamiera anerito. Il danno è notevole, di decine di migliaia di euro. Bianco è un commerciante noto in città. Per anni ha gestito con il fratello un bar in via Zanardelli, per poi avviarsi ad altre attività e infine, acquistare una paninoteca mobile. Ieri sera, a causa del maltempo, il furgone non ha aperto. E gli ignoti hanno avuto gioco facile per agire, scegliendo il momento più opportuno. Un gesto, quello subito dal commerciante (che ha appreso del fatto mentre si trovava con amici, a cena), che lascia nello sconcerto per la violenza con cui è stato perpetrato e con una motivazione ancora da capire.    

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