Grattini con l’indicazione della targa. Posta la questione della tutela della privacy
Lo Sportello dei diritti, a proposito dei nuovi parcometri, si è rivolto ad un esperto di Diritto delle nuove tecnologie. Il ticket con la matricola del veicolo potrebbe violare i principi che tutelano in Italia il trattamento dei dati
LECCE – Secondo l’esperto, l’indicazione della targa dell’auto sul ticket per la sosta potrebbe infrangere privacy. A Graziano Garrisi, avvocato specializzato in Diritto delle nuove tecnologie, infatti, si è rivolto lo “Sportello dei diritti” per avere un parere sull’utilizzo dei nuovi parcometri voluti dal Comune di Lecce.
E il giurista ha risposto di avere pochi dubbi in merito: ricorrerebbe, a suo parere, la violazione dei principi di necessità, proporzionalità, pertinenza e non eccedenza nel trattamento dei dati che dovrebbe avvenire riducendo al minimo l'utilizzazione degli stessi. Di più: se le finalità possono essere comunque raggiunte mediante dati anonimi, si dovrebbe procedere senza raccolta. “Poiché sino ad oggi la finalità del pagamento della sosta a pagamento era comunque realizzata senza l'utilizzo del numero di targa, e poiché questo è a tutti gli effetti un dato personale – spiega Giovanni D’Agata dello Sportello dei diritti -, i rischi per gli interessati sono elevati perché si verrebbe a creare una banca dati di grandi dimensioni, che senza adeguati controlli e misure di sicurezza esporrebbe, almeno in astratto, i cittadini a possibili utilizzi differenti rispetto alle finalità della raccolta”.
Per l’associazione è necessario che l’amministrazione comunale ed Sgm, società che gestisce i parcheggi a pagamento in città, facciano chiarezza sulla questione, restando fermo il punto della preventiva informazione ai cittadini secondo l’articolo 13 del decreto legislativo 196 del 2003.