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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Peace One Day Concert, sul filo di migliaia di persone

Per la Giornata Mondiale della Pace a Londra, sul palco si sono esibiti grandi nomi della musica. Ad aprire la serata le immagini dei reportage di guerra. In attesa di un cambiamento

(Dalla redazione di Londra)

Metto tutto in una borsa e vado via. Vado dove l'aria è più pura, vado su Saturno. Scriveva e cantava una fuga sul pianeta rosso Stevie Wonder, negli anni '60. Immaginando un posto fatto di sorrisi e dove probabilmente non avrebbe trovato la guerra, per esempio.
Le sue parole corrono su un filo invisibile attraverso chi la sua musica la reinterpreta per una buona causa. Per un giorno di pace. La musica conosce molte strade e l'evento mondiale, Peace One Day Concert, su un filo di migliaia di persone, si ripete dal 1999. Tutto per un'idea. Un'idea venuta in mente a Jeremy Gilley, giovane attore e regista inglese. Perché non può esserci, almeno per un giorno, un giorno di pace? Si chiese. Come un compleanno da celebrare si scelse una data da ufficiale, il 21 settembre. Il messaggio è passato di anno in anno ed i concerti si sono moltiplicati in tutte le città del mondo. Testimonianza del fatto che un uomo soltanto può fare la differenza. Una piccola grande idea.
La musica conosce molte strade e lo scorso 21 settembre scorso il Royal Albert Hall era tutto esaurito.

Per la Giornata Mondiale della Pace, sul palco si sono esibiti grandi nomi della musica. Ad aprire la serata le immagini dei reportage di guerra, dei paesi devastati, i bambini in attesa. In attesa di un cambiamento. O solo di mangiare, magari. Per fame, ogni anno, ne muoiono 6 milioni di bambini. È il caso di riscriverlo, si, 6 milioni.
Quella del giovane film-maker è stata definita una voce nel buio. Una voce che emerge dal nero come una piccola candela. Ispirando e contagiando migliaia di persone. Anche quelle che decidono e dispongono di potere.
Con la raccolta dei soldi della vendita dei biglietti, solo il grande teatro di Londra, nel cuore di South Kensington, ne ha raccolti 5.000 di spettatori, e il riverbero di partecipazione ha coinvolto altri 100 paesi nel mondo, si sostengono numerosi progetti umanitari. Così che l'attenzione sui paese colpiti dalla guerra e dalle carestie si è amplificata, come l'eco di quella piccola voce partita dal buio. Coinvolgendo ed ispirando anche i ragazzi nelle scuole, con la realizzazione di altri piccoli concerti, piccoli film, mostre, tavole rotonde. Per trasmettere l'idea, per prendersi cura di un seme, di un giorno di pace che sa diventare quercia forte, ben salda nella mente della gente.

Ad aprire l'evento londinese l'attore inglese Jude Law che ha descritto con entusiasmo e commozione alcuni dei risultati ottenuti. Come la costruzione di scuole in certi paesi. Il soccorso attraverso cibo e medicinali.
Toccante l'apertura di Corinne Bailey Rae, "Put your record on and tell me your favourit song", metti su il disco e dimmi qual è la tua canzone preferita, di sicuro quella che suona come la pace.
Travolgente James Morrison, definito il nuovo Stevie Wonder, ha confessato di sentirsi onorato di trovarsi su quel palco.
E commovente Ysuf. Una volta si faceva chiamare Cat Stevens.
La musica conosce molte strade. Si convertì all'Islam, lasciò la musica per molti anni. Ora è tornato. La sua voce appare immutata.

È lui che ha ripreso la fuga immaginaria su Saturno di Stevie Wonder, reinterpretando Saturn, la canzone inclusa in uno degli album più belli della storia della musica, Songs in the key of life.
Possa questo giorno durare per sempre, ha detto prima di andare via.
E poi Marc Almond con una piccola rondine tatuata sul collo, eco di ricordi anni '80 con i Soft Cell. Ha cantato "I will live another day", un blues che ha unito in un unico abbraccio tutti i presenti. Ed il pubblico ha applaudito felice.
Anche tutti gli altri ospiti, testimoni e testimonial sportivi con la Puma come uno dei supporter ufficiali. Mentre sullo sfondo del palco scorrevano le immagini della Coppa del Mondo tra le braccia di Cannavaro.
Pace, gloria, gioia per un giorno.

Ma il pubblico non ha trattenuto la gioia quando sul palco è arrivata Annie Lennox. L'ospite più atteso, particolarmente coinvolta nel progetto di Geremy Gilley. Grande performance. Molti hanno lasciato le sedie per raggiungere i bordi del palco. Straordinaria voce, potente presenza scenica, carisma incontenibile.
Deve esserci un angelo che gioca nel mio cuore. I sogni sono fatti di questo. Cantava. Un vero treno musicale di pace.
Il sito ufficiale raccomandato www.peaceoneday.org da visitare, per organizzarsi già per la prossima edizione.
Per un giorno di pace, e che possa durare qualche minuto di più, magari.
Saturno non è poi proprio dietro l'angolo.

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