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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Mangiano conserve casalinghe, gravi in ospedale per botulismo

Il caso a Perugia. Uno dei due studenti universitari è della provincia di Lecce. I test hanno confermato l'intossicazione dovuta al batterio. Sono entrambi in Rianimazione

PERUGIA – Due studenti universitari, uno di 26 e l’altro di 21 anni, originari delle province di Viterbo e Lecce, sono ricoverati in Rianimazione, presso l’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, a causa di un’intossicazione dovuta al batterio botulino. All’origine, l’ingestione di alimenti in conserve casalinghe sottovuoto probabilmente non sigillati modo perfetto.

Stando alle ricostruzioni, i due giovani, studenti universitari, che abitano nel quartiere di Monteluce, sabato sera avrebbero consumato in casa alcuni cibi, per poi trascorrere una notte insonne fra nausea, vomito e altri sintomi che hanno ricondotto i medici a sospettare un caso di botulismo, confermato dai test. I due studenti sono arrivati al pronto soccorso del nosocomio alle prime ore di domenica e al momento si trovano ricoverati in prognosi riservata. Le condizioni dei due sfortunati studenti sono state giudicate nei primi momenti molto severe.

La direzione sanitaria umbra, questa mattina, ha poi diramanto un bollettino, sottolineando come le loro condizioni siano "stazionarie". La prognosi resta riservata. Confermato ulteriormente l'esito positivo riguardo a un'intossicazione da botulino, prosegue il monitoraggio dei parametri vitali dei due pazienti. Il personale della Rianimazione è in costante contatto con i familiari che sono arrivati a Perugia.

Casi simili, va detto, non sono infrequenti. Nel maggio del 2013 un episodio analogo si verificò a Torino, dove in ospedale finì un 22enne di Copertino.      

In collaborazione con PerugiaToday.

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